Reato di tortura, 15 poliziotti penitenziari accusati dai detenuti: partono le sospensioni

L’accusa è quella di reato di tortura e 15 poliziotti penitenziari ora rischiano la sospensione. Ecco cosa è accaduto a Siena

Reato di tortura
Reato di tortura

Nel carcere di Siena ora i poliziotti penintenziari sono accusati di reato di tortura contro i detenuti, che hanno denuciato alcuni gravi fatti.

La sospensione di quattro agenti per tortura

Ci troviamo a Siena, dove alcuni agenti del carcere sono stati indagati per presunti pestaggi ai danni dei detenuti. Un atto che ha fatto scattare nell’immediato la sospensione all’attività per quattro agenti e l’indagine continua anche per altri presenti nella struttura.

Nella Casa di Reclusione di San Giminiano c’è quindi una indagine che interessa 15 agenti, che sono in servizio presso la struttura. La denuncia è stata fatta da alcuni detenuti con il racconto di alcuni pestaggi.

La Procura di Siena ha ricevuto quindi testimonianze per l’accusa di tortura, minacce e lesioni aggravate.

Una attività molto particolare, svolta in collaborazione proprio con la Polizia Penitenziaria e con un seguito di avviso di garanzia per i 15 agenti accusati di aver pestato i detenuti, durante il loro normale orario di lavoro.

In una nota si evince che l’indagine è molto complessa nonché delicata:

“il dap confida in un accurato e pronto accertamento da parte della magistratura”

E nello stesso tempo confida nella collaborazione degli agenti, che svolgono il loro operato in maniera esemplare.

L’episodio chiave di tortura

Come si evince anche da TgCom24, l’episodio chiave sarebbe stato ai danni di un detenuto di origini tunisine. Durante le violente percosse gli avrebbero urlato:

“tornatene al tuo paese”

Impostazioni privacy