Ragno vagabondo, perché è così pericoloso? Così è arrivato in Italia

Paura per la scoperta del ragno vagabondo in un container in Italia. L’aracnide è potenzialmente mortale, il suo veleno stimola l’erezione e portare alla morte.

ragno vagabondo

Il ragno vagabondo è uno degli aracnidi più velenosi al mondo e non è originario del nostro continente. Complice la richiesta di frutta tropicale, alcuni esemplari sono giunti alle nostre latitudini e l’ultimo caso ha gettato scompiglio in un supermercato di una nota catena a Gioia Tauro. Ora il ragno è stato trovato in un container per le spedizioni.

Perché è pericoloso?

Il pericoloso ragno è arrivato dal brasile in un carico di banane, successivamente poi avviato alla commercializzazione. Il suo nome scientifico è Phoneutria nigriventer ed è considerato a ragione uno dei ragni più pericolosi al mondo. Esso è noto col nome ragno vagabondo oppure ragno delle banane e se si sente minacciato assume una posa caratteristica come quella in foto, alzando le zampe anteriori per poi mordere.

Il suo veleno è estremamente pericoloso, molto più di quello di alcuni suoi colleghi più noti, come ad esempio la vedova nera. Si tratta di un veleno neurotossico che agisce sui canali del sodio provocando spasmi, tachicardia, vomito.

Un’altra reazione molto particolare è il priapismo, cioè una lunga e dolorosa erezione involontaria che può avere una durata anche di 4 ore, per poi portare alla morte della persona morsa.

Ora il ragno non è arrivato fino ad un supermercato, è stato individuato e catturato dall’ispettore doganale Emanuele Florio, che l’ha imprigionato usando due bicchieri e del nastro adesivo. L’ha poi consegnato ai fitopatologi che hanno confermato l’appartenenza alla specie Phoneutria nigriventer e messo il ragno in quarantena.

All’interno dei container provenienti dall’estero è un evento assolutamente non raro trovare ragni o scorpioni. Per questo motivo sarebbe auspicabile che si utilizzassero maggiori attenzioni e controlli, per garantire la sicurezza dei vari operatori e per impedire che entrino specie alloctone dannose, come per esempio in passato è successo per le cimice asiatica e le molte specie di zanzare importate.

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