Quarto Grado, Anticipazioni puntata venerdì 27 novembre 2020

Venerdì 27 novembre andrà in onda un’altra puntata di Quarto Grado su Rete4 in prima serata. Tutte le anticipazioni sui casi trattati.

quarto grado anticipazioni 27 novembre 2020

Questa sera 27 novembre 2020 in onda su rete4 il nuovo appuntamento con la trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero: Quarto Grado.

Tutte le anticipazioni della puntata: quali casi saranno esaminati nel corso della serata.

Quarto Grado, Anticipazioni 27 novembre 2020

Il programma in onda su Rete4 molto seguito dai telespettatori analizzerà stasera due casi di cronaca molto importanti: uno decisamente recente e uno più datato.

Quarto Grado tornerà a discutere il caso di Alberto Genovese e degli abusi sessuali compiuti ai danni di una 18enne. Le autorità hanno arrestato l’imprenditore, dipendente dall’uso di droga, a Milano ad inizio novembre. La polizia è ancora occupata a visionare scrupolosamente i filmati delle videocamere di sicurezza della casa dove si svolgevano i party. In questo modo cercano di capire meglio cosa succedesse durante le feste smodate organizzate a Terrazza Sentimento.

Le autorità si chiedono se ci siano altre ragazze vittime di abusi sessuali da parte dell’uomo che non hanno però ancora trovato il coraggio di denunciare l’accaduto. Non smettono di domandarsi anche se l’imprenditore avesse dei complici che sapevano tutto ma lo hanno coperto.

Il caso di Yara

Il cuore pulsante della puntata di questa sera sarà la trattazione di un caso storicamente a cuore dei telespettatori: la storia di Yara Gambirasio, la giovane ragazzina di Brembate di Sopra uccisa 10 anni fa quando aveva solo 13 anni.

Yara, si legge su Webl0g.net, era scomparsa il 26 novembre 2010 a Brembate di Sopra in provincia di Bergamo e dopo ricerche affannose le autorità hanno trovato il suo corpo senza vita il 26 febbraio 2011.

Due anni fa, il 12 ottobre 2018, la corte ha condannato Massimo Bossetti all’ergastolo poiché incolpato di essere l’unica persona responsabile della morte di Yara. Massimo, un muratore di Mapello, e i suoi legali non si sono arresi facilmente. Hanno infatti richiesto che il furgone dell’uomo sia fatto esaminare nuovamente: forse c’è un’altra verità da scoprire?

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