Progeria, Sammy Basso operato al cuore: “Adesso me la gioco tutta”

Sammy Basso, il ragazzo colpito da Progeria, ha superato l’intervento al cuore – primo per una patologia del suo genere

Progeria, Sammy Basso operato al cuore: "Adesso me la gioco tutta"
Sammy Basso

Progeria, la malattia che fa invecchiare precocemente le persone, ha colpito il giovane Sammy – di soli 23 anni – che ha chiesto di essere operato al cuore proprio qui in Italia.

La patologia di Sammy Basso

Un ragazzo giovane e forte, di 23 anni, volto noto nella lotta contro una malattia diffusa ma ancora troppo sconosciuta. la progeria è una patologia particolare che fa invecchiare precocemente corpo e organi interni – portando i soggetti colpiti a morte prematura.

Sammy è il simbolo di questa patologia che ogni giorno lotta per ottenere nuovi risultati da parte della ricerca: per questo motivo, seppur in cura a Boston, ha voluto fortemente essere operato al cuore presso l’Ospedale San Camillo di Roma dal team di medici guidati dal Professor Musumeci.

L’operazione di Sammy Basso

Sammy è stato operato al cuore scommettendo sull’Italia e sull’equipe del San Camillo di Roma, vincendo una battaglia che sembrava la più difficile. Operato in prima mondiale per una patologia del cuore, tipica delle persone anziane e molto pericolosa da portare a termine. 

La soluzione proposta negli Stati Uniti non ha convinto il ragazzo, tanto da cercare una soluzione alternativa: grazie ai ricercatori della sua associazione “Associazione Italiana Progeria Sammy Basso Onlus” è venuto a conoscenza di questa equipe dell’ospedale romano “che fa miracoli”.

“sono credente ma anche uno scienziato. Il mio cuore stava per fermarsi da un momento all’altro”

Per questo motivo il professor Francesco Musumeci ha costruito l’intervento insieme a questo paziente particolare, che ha voluto pianificare punto per punto per 5 mesi prima di essere operato.

Una procedura fatta sui pazienti anziani ma mai sui malati di progeria, evidenziando inoltre che Sammy è il più longevo mai esistito.

“ADESSO me la gioco tutta!”

Racconta Basso dal suo letto di ospedale, ottimista e pronto a combattere tutte le lotte che ci saranno da affrontare – ma felice di aver risolto un tassello in più sulla sua sindrome.

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