Professoressa di Prato, emerso un grave dettaglio durante l’interrogatorio

La professoressa di Prato che ha avuto un figlio con il ragazzo di 14 anni rompe il silenzio e il suo interrogatorio diventa una confessione molto intima

Professoressa di Prato
Professoressa di Prato

Un interrogatorio lungo quasi 3 ore parla professoressa di Prato che ha raccontato tutti i dettagli della sua relazione, con il ragazzo di 14 anni.

La ricostruzione della donna

La donna è stata interrogata per due ore e mezzo dal giudice Francesca Scarlatti, che l’ha posta il 25 marzo agli arresti domiciliari. Una confessione dove sono stati ricostruiti dalla donna tutti i minimi particolari, senza mai un momento di cedimento o senso di colpa.

Ha tracciato le sue lezioni di inglese con un rapporto iniziato nel 2017 con la frequentazione della palestra dove si impara il Karate con la conoscenza della famiglia. Questo ha portato la madre del ragazzo a chiedere le ripetizioni di inglese, tanto da condurre poi l’infermiera ad avere dei rapporti intimi con il ragazzo di 14 anni e la scoperta di aspettare un bambino.

Gravidanza che –  come si evince dai messaggi vocali e scritti inviati dal cellulare – è stata usata per minacciare il giovane, al fine che non rompesse la relazione con lei da un momento all’altro.  Una versione che combacia perfettamente con quella rilasciata dal ragazzo, dopo la denuncia da parte dei genitori anche grazie allo sfogo dello stesso – come abbiamo riportato in questo nostro articolo.

L’aggravante

Il dettaglio che costituisce un’aggravante è però emerso durante l’interrogatorio. L’insegnante ha ammesso di aver atteso il compimento dei 14 anni e di aver respinto ogni possibile contatto quando ne aveva solo 13. 

Cosa significa? La donna sapeva bene che per legge sotto i 14 anni non esiste il consenso da parte del minore, in caso di rapporti sessuali. Un aspetto che aggrava la posizione della donna, che ha studiato tutti nei minimi particolari accusata di violenza sessuale e atti sessuali con minore. 

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