Processo Vannini, “Martina era in bagno”: le rivelazioni di Viola Giorgini

E’ ripreso oggi il processo d’appello bis per la morte di Marco Vannini, è il giorno di Viola Giorgini: cosa è emerso dopo 5 anni?

Processo Vannini, testimonianza Viola Giorgini
La famiglia Ciontoli con Viola Giorgini- Marco Vannini

Stasera a Chi l’ha Visto speciale sul processo d’appello bis, i genitori di Marco attendono con speranza la sentenza.

Riprende il processo Vannini: è il turno di Viola Giorgini, cosa ha dichiarato

Si sono riaperte le porte dell’aula per il processo d’appello bis per la morte di Marco Vannini avvenuta la notte del 18 maggio 2015 a Ladispoli.

la prima udienza dello scorso 8 luglio aveva visto protagonista  Federico Ciontoli che aveva rilasciato una sua dichiarazione spontanea nella quale riaffermava a colpevolezza unica di suo padre Antonio Ciontoli.

Oggi era il turno della sua ex fidanzata Viola Giorgini, in qualità di testimone. La sua posizione è stata alleggerita dalla decisione della Cassazione che l’ha assolta definitivamente,

In aula questa mattina a Viola è stato chiesto di spiegare quella frase rivolta a Federico ed intercettata dopo la morte del giovane che pareva confermare come tutti fossero a conoscenza di quanto accaduto.
La Giorgini da quanto emerge avrebbe pianto davanti ai giudici ed il presidente Garofalo l’avrebbe duramente ripresa ricordandole che il suo ruolo era di testimone:

“Le ricordo che lei è testimone ed ha l’obbligo di dire la verità altrimenti incorre nel reato di falsa testimonianza.”

Dalle prime indiscrezioni la testimonianza di Viola avrebbe fatto emergere alcuni elementi di novità rispetto alle precedenti deposizioni.
In particolare la ragazza avrebbe collocato la presenza di Martina Ciontoli nel bagno al momento dello sparo, particolare sempre negato.

“Martina era in bagno quando io e lui siamo usciti dalla camera”

Avrebbe detto la Giorgini riferendosi a lei ed a Federico nei momenti immediatamente successivi allo sparo.
La dichiarazione di Viola aprirà nuovi scenari? Ulteriori approfondimenti sul processo si avranno questa sera nella prima puntata di “Chi l’ha visto?” dopo la pausa estiva.

La ragazza avrebbe comunque continuato a sostenere di essersi fidata, come tutti in quella casa, di Antonio Ciontoli e della sua versione di quanto accaduto.

Mamma Marina e papà Valerio: “Nostro obiettivo è la sentenza”

La giornata odierna era attesa da tutti quanti in questi cinque anni hanno seguito la storia del povero Marco e della sua famiglia.
I genitori, Marina e Valerio, sono sempre stati in prima linea per gridare la loro voglia di giustizia.

Da quando, lo scorso 7 febbraio, la Cassazione ha annullato la sentenza del processo d’appello che aveva visto calare la pena per Antonio Ciontoli da 14 a 5 anni, la speranza di arrivare alla verità si è fatta più concreta.

“Nessuna pena mi ridarà mio figlio ma la giustizia deve esistere, soprattutto per i giovani”

E’ stato il commento di Marina Conte raccolto al termine dell’udienza dalle telecamere di Quarto Grado.
La mamma di Marco si era espressa anche negli scorsi giorni proprio sulla testimonianza che avrebbe rilasciato Viola Giorgini, anche lei presente quella maledetta notte.

“Ha avuto 5 anni per parlare e non lo ha fatto. Quando mio figlio è morto c’era anche lei, avrebbe potuto prendere il suo cellulare e chiamare i soccorsi. Marco si sarebbe salvato”

Sono le amare parole di mamma Marina riportate dal giornalista Gian Pietro Fiore per il settimanale Giallo.

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