Processo Borsellino, condannati ‘falsi’ pentiti e boss: “Le indagini avranno nuovi sviluppi”

Borsellino quater: i boss e i falsi pentiti sono stati condannati con dei nuovi sviluppi per le indagini.

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Salvo Madonia, è stato condannato all’ergastolo con Vittorio Tutino. I due sono colpevoli della morte di Paolo Borsellino e la sua scorta.

Processo Borsellino: nuovi sviluppi

La ricerca della verità sulla morte di Borsellino, dal 1992 ad oggi, non si è mai fermata. Sono state le confermate le condanne per boss e falsi pentiti. Già Lia Sava, procuratore generale, aveva chiesto la conferma del verdetto di primo grado per i cinque imputati alla fine della requisitoria. Si tratta dei i boss Vittorio Tutino e Salvo Madonia e i falsi pentiti Francesco Andriotta, Calogero Pulci e Vincenzo Scarantino. Il magistrato sta ipotizzando che si possa arrivare ad un Borsellino quinquies.

Nello specifico, Madonia e Tutino, sono stati condannati all’ergastolo. Andriotta e Pulci, falsi pentiti, dovranno scontare dieci anni. Scarantino è stato, invece assolto perché estinto in prescrizione.

Come si legge da Il Fatto Quotidiano, i legali dei figli del giudice Borsellino, Greco e Trizzino, hanno affermato:

“La conferma della sentenza di primo grado dimostra come, nell’ambito dei processi Borsellino uno e bis si sia consumato forse il più grave depistaggio della storia italiana”

Resta ancora il vuoto nella gestione dei falsi collaboratori

La responsabilità di tutti gli imputati è accertata. Manca, però, la gestione dei falsi collaboratori. Un elemento importante che non può essere tralasciato. Ad affermarlo Fabiola Furnari, sostituto procuratore generale di Caltanissetta. Il magistrato fa riferimento soprattutto, ad Andriotta probabilmente estraneo al contesto territoriale.

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