Il principe Harry ha trovato lavoro nella Silicon Valley

Sarà chef impact officer, una professione ancora poco diffusa anche nella valle californiana dell’innovazione tecnologica.

Harry assunto da una start up della Silicon Valley
Harry e Maghan

Si chiama BetterUp la starup statunitense che ha assunto il principe in borghese. L’indiscrezione è giunta al Wall Street Journal, che ne ha dato notizia.

Una nuova professione per il principe

Il ruolo istituzionale all’apice della monarchia britannica ricoperto fino ad un anno fa, sarà prezioso per l’azienda che lo ha assunto.

Dopo l’assunzione del nipote della regina della Gran Bretagna, BetterUp non peccherà di notorietà.

Si tratta di una “unicorn“, ossia un’impresa giovane che supera il miliardo di dollari di fatturato.

L’ambito professionale riguarda il coaching professionale e le consulenze sul benessere psicologico nel lavoro.

Che parte avrà il secondogenito di Diana e Carlo nella “unicorn”?

Lavorerà alla strategia del prodotto e alle iniziative di beneficenza che portino l’attenzione a problematiche di salute mentale.

Chef impact officer, detto anche chimpos, è il nome di una professione ancora rara anche tra i palazzi della Silicon Valley.

“Voglio aiutare a creare un impatto sulla vita della gente”

Avrebbe scritto Harry nell’accettare l’incarico, aggiungendo come sia importante prestare attenzione alla salute mentale, spesso non ritenuta una priorità e di cui ci si occupa solo quando si giunge allo stremo delle forze.

Una piena indipendenza dalla Corona

Il nuovo impiego per il duca del Sunsex gli assicura una maggiore indipendenza dalla famiglia che, in seguito al desiderio di una vita lontano da corte, gli ha revocato lo stipendio e anche l’ampio dispiego delle guardie del corpo.

Il mondo lo ha appreso dalla celeberrima intervista in cui Harry e Meghan Markle hanno reso pubblici come i dissapori a corte e il forte malessere della duchessa del Sussex abbiano condotto la coppia ad allontanarsi da corte.

In quell’occasione Harry aveva parlato anche dei contratti stipulati insieme alla consorte con i due colossi del cinema e della musica, Netflix e Spotify.

Impostazioni privacy