“Piccoli uomini che avete ucciso Pamela, preparatevi. Vi farò marcire nelle galere”.

La promessa dello zio avvocato della giovane Pamela uccisa a Macerata. Si rivolge a Oseghale e Desmond: “Ominidi sottosviluppati, non vi lascerà tregua”

Ma la battaglia della famiglia per ottenere giustizia non si ferma. La giovane di Roma era fuggita da un centro per tossicodipendenti ed è stata massacrata a Macerata, fatta a pezzi, chiusa in una valigia e abbandonata per la strada. Per l’orribile omicidio che ha scosso l’Italia sono in carcere Innocent Oseghale, Desmond Lucky e Awelima Lucky. Ed è a loro (e agli avvocati che li difendono) che è rivolto il duro sfogo di Marco Valerio Verni, zio di Pamela e fratello della madre Alessandra.

“Sono avvocato, e sono Consigliere delle Forze Armate – scrive su Facebook – Mi sono formato con loro, ai massimi livelli, ed oggi ho spesso il privilegio di formare io loro, per quel di mia competenza. Le nostre forze di Polizia, se vogliono, sono tra le migliori al mondo, per cui dico, agli ominidi sottosviluppati che hanno barbaramente ucciso mia nipote Pamela: potete cambiare la vostra ridicola versione dei fatti (che io, passo passo, vi smonterò in tribunale), potrete trovare l’appoggio ipocritamente compassionevole di qualche politicante di turno, magari potrete anche pensare di farla franca, ipotizzando di prendervi gioco dello Stato italiano. Ma ricordate: ‘Non esistono delitti perfetti, ma solo investigatori distratti’. Io non vi lascerò tregua. Con me lo staff del mio studio. Accanto agli inquirenti. E l’Italia tutta. Preparatevi a marcire nelle nostre patrie galere”.

La vicenda è ancora lontana dall’essere del tutto conclusa. E la famiglia canterà vittoria solo quando avrà giustizia. Oseghale, come ricorda l’avvocato della famiglia Verri, ha cambiato più volte versione. All’inizio avrebbe dichiarato la morte per overdose della ragazza (ma l’autopsia lo ha categoricamente smentito), poi ha sostenuto di essere uscito che Pamela era ancora viva in compagnia di Desmond e poi essere rientrato in casa che era già nella valigia.

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