Peschereccio tunisino sperona motovedetta italiana: Fiamme Gialle aprono il fuoco

Il peschereccio non si sarebbe fermato all’Alt, speronando la motovedetta italiana.

peschereccio sperona guardia costiera

La Guardia di Finanza ha quindi aperto il fuoco. Registrati momenti di tensione nelle acque del Mediterraneo.

Tensione nelle acque del Mediterraneo

Non si è fermato all’Alt ed ha speronato una motovedetta della Guardia di Finanza italiana. È quanto accaduto questa mattina nelle acque del Mediterraneo, quando un peschereccio tunisino ha tentato di fuggire in mare, ignorando il sollecito delle Fiamme Gialle.

La Guardia di Finanza ha quindi aperto il fuoco contro il peschereccio Mohanel Anmed.

È iniziato così un inseguimento serrato, che si è concluso, come riferisce anche Tgcom24, con il blocco da parte dei Militari delle Fiamme Gialle, che stanno ora conducendo l’imbarcazione verso il porto di Lampedusa.

Il peschereccio aveva calato le reti a circa 9 miglia dalla costa italiana, quella siciliana, nello specifico. È così scattato il controllo da parte degli uomini della Guardia costiera e della Guardia di finanza.

L’imbarcazione, però, ha ignorato l’Alt delle autorità italiane ed ha speronato la motovedetta, cercando di invertire la rotta, per guadagnare la fuga in mare aperto. È quindi scattato un inseguimento serrato in acque internazionali.

Esplosi diversi colpi di pistola, prima che i militari delle Fiamme Gialle riuscissero a bloccare il natante e a condurlo in direzione Lampedusa.

Arrestato il comandante

Durante l’inseguimento, durato diverse ore, il natante ha messo in atto una serie di manovre pericolose, per evitare che i militari italiani salissero a bordo.

Al termine dell’inseguimento, i militari hanno quindi attraccato il peschereccio e lo hanno guidato verso il porto siciliano. Giunti sulla terraferma, il comandante del natante è stato arrestato e sono state sequestrate le reti da pesca illecitamente utilizzate dall’equipaggio dell’imbarcazione.

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