Pensioni d’invalidità fino a 650 euro: l’assegno potrebbe nuovamente aumentare

Regna ancora molta incertezza e tanti dubbi in merito ad un possibile ed ulteriore incremento delle pensioni di invalidità dopo che la Corte Costituzionale ha deliberato l’aumento al milione.

euro banconote vari tagli – iStock

Per procedere con laumento dell’assegno delle pensioni d’invalidità è stata stanziata con la conversione in legge del Decreto Rilancio: 46 milioni di euro, che non appaiono sufficienti per procedere ad un incremento strutturale degli assegni.

Definendo incostituzionale l’importo pari a 286,81 euro la Corte costituzionale ha deliberato l’aumento dell’assegno d’invalidità a 516,46€.

Con la pubblicazione del testo della Sentenza n. 152 del 2020 ne risulta che l’incremento della pensione d’invalidità potrebbe essere più elevato di quello annunciato.

Aumento pensioni d’invalidità: è possibile che l’assegno incrementi ulteriormente?

La Consulta ha riconosciuto l’illegittimità dell’articolo 38, comma 4, della legge 448 del 2001, ove è previsto il c.d. incremento al milione esclusivamente per gli inabili totali che abbiano raggiunto l’età di 60 anni.

Pertanto, l’aumento fino al “milione” istituito dalla citata legge 448 (per il 2020 €.651,51), secondo la Corte, deve essere applicato a tutti gli invalidi civili totali titolari di pensione di invalidità.

Gli invalidi totali non devono superare il limite di reddito esclusivamente personale che, per l’anno 2020, è fissato in €. 16.982,49; mentre per avere l’incremento a 651,51 euro devono rispettare limiti di reddito più stringenti sia individuale che coniugale.

L’applicazione del beneficio non è retroattiva ma, secondo la Consulta, decorre dalla data di pubblicazione della sentenza, ovvero dal primo giorno del mese successivo quindi dal mese di agosto.

Aumento pensioni d’invalidità: l’incremento arriverà a 651,51 euro?

Al momento l’INPS non ha ancora diramato indicazioni in merito alle modalità di eventuale richiesta da parte degli interessati.

La pensione d’invalidità dovrà godere di un incremento fino a 651,51 euro per tredici mensilità, e non a 516,46 euro: l’incremento spetterebbe a coloro che rientrano nelle seguenti soglie reddituali: 8.469,63 euro per il pensionato single e 14.447,42 euro per il pensionato coniugato.

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