Paolo Ruffini, l’ex fidanzata lo denuncia per lesioni: lividi sul volto

Una denuncia che ha lasciato senza parole molti fan del celebre conduttore di Zelig. Paolo Ruffini finisce in tribunale per l’ex fidanzata.

Un Paolo Ruffini, quello descritto dall’ex fidanzata, decisamente poco noto. Laura Cossu ex fidanzata del conduttore, ha pubblicato delle Instagram Stories dalla barella di un pronto soccorso che hanno subito allarmato i fan.

Paolo Ruffini denunciato per lesioni

In questi video la ragazza ha fatto delle dichiarazioni molto forti con Paolo. Ecco cosa è emerso nelle ultime ore.

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Paolo Ruffini denunciato dall’ex per lesioni

Il conduttore di Zelig, Paolo Ruffini, è stato di recente denunciato per lesioni dall’ex fidanzata Laura Cossu. La stessa, nel condividere le foto al pronto soccorso, ha commentato:

“Non vi mostro la faccia perché è a pezzi. Però, qualsiasi cosa possa succedere con la vostra compagna, sia che vi tradiate, che non vi tradiate, che ci sia un misunderstanding, qualsiasi cosa, non mettete mai le mani addosso a una donna“.

Solo qualche giorno fa, Laura è tornata a parlare del fatto sui social condividendo la  copertina di Nuovo, dove si legge

‘Clamoroso, Paolo Ruffini, l’ex fidanzata denuncia le lesioni ‘guardate come mi ha ridotta‘.

Ovviamente, dopo la pubblicazione della copertina Laura ha provato a spiegare come sono andate le cose.

Il fatto finisce in tribunale

Paolo ha davvero picchiato l’ex fidanzata? A stabilirlo sarà sicuramente una sentenza del tribunale:

“Ho visto Paolo Ruffini condividere link sul caso Fausto Brizzi e le molestie. Come è possibile che un uomo di 42 anni paragoni la nostra storia d’amore e sono successe delle cose e non è che invento, non sono matta, c’è un processo: io ho fatto una denuncia e anche lui ha fatto una denuncia. Sei fuori? Curiamoci come ho ripetuto ieri.

Laura ha poi continuato:

Io parlerò, poi parlerà anche lui, ma vi dico di dire sempre la verità, cosa c’entra Brizzi! Perché sta agendo in questa maniera. […] Se si riconosce che si ha un problema curiamoci, perché siamo in una società.

La Cossu termina lo sfogo con queste parole:

Non facciamo del male solo perché abbiamo delle lacune o abbiamo comportamenti sbaglia per qualsiasi motivo. Perché oggi sono capitata io, ma domani può capitare a una figlia, a una nipote”.

Un messaggio forte che solo una sentenza potrà confermare se nel giusto o nel torno.

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