Omosessuali a rischio Covid come i tossicodipendenti: è bufera sull’Asl ligure

Nel documento per accedere alla vaccinazione anti-covid vengono elencate 30 categorie di persone a rischio, tra cui proprio gli omosessuali.

bufera asl La Spezia

Il direttore dell’azienda sanitaria locale ha già spiegato che si tratta di un errore.

Omosessuali a rischio covid: bufera sul documento dell’Asl ligure

Sul modulo per accedere al vaccino anti Covid dell’azienda sanitaria locale di La Spezia, in Liguria, l’omosessualità viene considerata come un comportamento a rischio per il contagio.

Rischi che vengono annoverati al pari della tossicodipendenza o della prostituzione.

Un documento che non è passato inosservato e che ha scatenato una vera e propria bufera sull’Asl spezzina.

Come riferisce anche Fanpage, a segnalare l’accaduto è stato il consigliere Ferruccio Sansa sulla sua pagina Facebook:

“Chiediamo alla Regione, ad Alisa e all’Asl5 come sia stato possibile inserire – senza la benché minima evidenza scientifica – l’essere omosessuali nelle categorie di comportamenti a rischio”

scrive il politico sul suo profilo social, allegando una foto del modulo a corredo delle sue parole.

Le scuse del direttore

Intanto, per capire cosa sia successo, fra le ipotesi c’è quella di aver ripreso nell’elaborazione del modulo per la vaccinazione un documento che veniva utilizzato per le donazioni di sangue, quando l’essere omosessuali veniva considerato un comportamento a rischio.

Il direttore dell’Azienda sanitaria, Paolo Cavagnaro, ha provato a dare una spiegazione per quanto accaduto:

“Un chiaro errore, lo riconosciamo, per cui possiamo solo scusarci, ma stiamo anche tentando di spiegarci”.

Si cerca di capire quindi se la menzione agli omosessuali sia stata voluta o se davvero sia la risultanza di un errore non voluto.

Nel frattempo però tanti sono stati gli utenti che si sono detti indignati per quanto accaduto.

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