Omicidio-suicidio di Rosà: “Antonia non voleva morire”, il movente forse la paura del Covid

Tragico retroscena emerge nel giallo dei due anziani trovati morti a Rosà nel Vicentino, le testimonianze svelano un amore duraturo.

Omicidio-suicidio Rosà
I due anziani morti a Rosà

Le vittime avevano 79 e 83 anni e sono state trovate da un parente preoccupato per il silenzio dei due.

Omicidio-suicidio di Rosà: morti due anziani in casa

Un omicidio-suicidio è avvenuto nella provincia di Vicenza, precisamente a Rosà nella mattina di giovedì 18 febbraio.

Le vittime, due coniugi di 79 e 84 anni. A morire per prima, per mano del marito, è stata Antonia Rattin. Domenico Bizzotto l’ha uccisa con una coltellata alla gola e poi si è tolto la vita impiccandosi.

A ritrovare i cadaveri nella villetta di via Ca’ Dolfin intorno alle 14.45 è stato il nipote delle vittime, Antonio Bizzotto, preoccupato dal silenzio dei due anziani.

La ricostruzione: due tragiche morti in pochi minuti

Secondo la ricostruzione il dramma è iniziato intorno alle prime ore della mattina nella camera da letto, come riporta Il Giornale di Vicenza.

La 79enne infatti pare sia stata aggredita mentre ancora dormiva dal marito che si è avventato su di lei con un coltello da cucina provocandole un profondo taglio alla gola. Antonia è spirata in pochi attimi.

In seguito Domenico ha sollevato tra le braccia la moglie e l’ha adagiata sulla sedia a rotelle, un gesto che faceva ogni giorno. Questa volta la moglie però era morta e lui l’ha sistemata in maniera composta e l’ha coperta con un lenzuolo.

In seguito l’84enne avrebbe ripulito il coltello ed avrebbe lasciato un biglietto in cucina con scritto solo:

“Perdonami”

Poi Domenico si è recato in cantina e si è impiccato alle tubature del soffitto con un cavo elettrico.

Il nipote Antonio preoccupato che il telefono suonasse a vuoto ha utilizzato il suo mazzo si chiavi per entrare ed il primo cadavere che ha trovato è stato quello dello zio. In seguito terrorizzato ha trovato anche il corpo di Antonia.

Emerso drammatico retroscena: il movente è stata la paura del Covid?

Le indagini sono ancora in corso per cercare di capire cosa sia effettivamente accaduto e una delle ipotesi che si fa avanti riguarda io possibile movente.

Bizzotto avrebbe deciso per il tragico gesto a causa di un contatto della moglie con un operatore sanitario positivo al Covid.

L’uomo avrebbe potuto dunque temere nuovi problemi di salute per lui ed Antonia già molto provati. La moglie era infatti da tempo costretta su una sedia a rotelle ed ultimamente si era aggiunto un decadimento delle facoltà mentali.

Gli inquirenti hanno disposto per lunedì l’autopsia sui corpi dei due anziani. Il pm Alessandra Block ha aperto un fascicolo per omicidio e la villetta è stata sequestrata.

La sorella di Antonia ha speso parole colme di dolore raccontando il legame pieno d’amore che da molto anni legava i due coniugi.

“Mia sorella non voleva morire.. La cosa che mi dilania è la certezza che Antonia si sia accorta di tutto.. Non ho rancori verso Domenico.. amava mia sorella più di ogni altra cosa”.

Anche la sorella minore di Antonia, Ida Rattin conferma che Bizzotto ultimamente fosse preoccupato per il Covid.

Le indagini proseguono per chiarire l’effettiva dinamica di quanto accaduto ai due anziani.

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