Omicidio Marco Vannini, la fidanzata all’esame: “Mi metta 28, sono quella del fidanzato morto”

Ogni giorno emergono nuovi piccoli dettagli sconcertanti in merito al caso dell’omicidio di Marco Vannini, come quello della fidanzata Martina

Omicidio Marco Vannini, la fidanzata all'esame: "Mi metta 28, sono quella del fidanzato morto"
Marco Vannini e Martina Ciontoli

Un caso, quello dell’omicidio di Marco Vannini, che sembra non trovare una spiegazione soprattutto da parte della famiglia Ciontoli, dove ogni novità è un tassello aggiuntivo che lascia senza parole.

La frase della fidanzata Martina

E’ emerso da poco ciò che la fidanzata di Marco Vannini – Martina Ciontoli indagata per omissione di soccorso – fece alcuni giorni dopo l’omicidio del suo fidanzato. 

Presentatasi presso l’Università per sostenere l’esame di “Cure intensive e Pronto Soccorso“, il professore ha deciso di darle un voto pari a 24 su 30. Lei, inaspettatamente si rivolge al professore in questi termini:

“Mi metta 28, non ho potuto preparami molto. Non li legge i giornali? Sono quella del fidanzato morto”

Una frase che ha lasciato professori e studenti increduli e che ancora oggi viene ricordata come una delle peggiori.

La rabbia della madre di Marco

Marina Vannini continua, insieme al marito, la sua lotta contro l’ingiustizia e per trovare la verità di quanto veramente accaduto in quella famosa notte del 17 maggio 2015.

Uno sparo misterioso e due ore prima di chiamare i soccorsi, mentre Marco moriva pian piano dentro la vasca senza potersi muovere o difendere: agli operatori del 118 fu detto solo che il ragazzo era ferito a seguito di una caduta.

L’ultimo colpo è stato la diminuzione della pena per Antonio Ciontoli da 11 a 5 anni di reclusione, con rabbia sfociata in ira da parte dei familiari della vittima. Per aver contestato la pena in aula, la mamma di Marco – Marina – rischia sino a cinque anni di reclusione per offesa contro magistrati.

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