Omicidio Luca Sacchi, i genitori negano: “Non conosceva i suoi killer, era lì per lavoro”

A seguito di quanto emerso durante la prima giornata di processo per l’omicidio di Luca Sacchi, i genitori spiegano e negano una possibile conoscenza tra vittima e killer.

Omicidio Luca Sacchi, i genitori negano: "Non conosceva i suoi killer, era lì per lavoro"

Le nuove rivelazioni che sono state fatte in aula sull’omicidio di Luca Sacchi hanno indignato i genitori che spiegano il perché degli spostamenti del figlio.

Le parole dei genitori della vittima

Ieri è iniziato il processo per i sei imputati sull’omicidio del povero ragazzo, assassinato da Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. I genitori al termine non hanno solo commentato il loro stato d’animo dopo aver rivisto Anastasiya per la prima volta ma anche quello che è emerso:

“dai nuovi atti d’indagine non risulta assolutamente che luca conoscesse i suoi killer e che ci fosse stato un incontro”

I genitori si riferiscono alle nuove rivelazioni in merito ad sms e all’aggancio dello smartphone in una cella a Casal Monastero:

“emerge, che è cosa ben diversa, l’aggancio della cella a casa Monastero. proprio in quella zona vi sono scuole di arti marziali e luca – come personal trainer – era solito proporsi in queste strutture, ragion per lui non è da escludere che si fosse recato in quella zona per questo motivo”

Come si evince anche da FanPage, i genitori di Luca Sacchi hanno così commentato e affidato la loro versione dei fatti agli avvocati Salice e Decina al fine di smentire categoricamente che la vittima avesse qualsiasi tipo di legame con la compravendita di droga, organizzata da Giovanni Princi.

Non è mancata anche una risposta in merito agli sms che sono emersi, scambiati tra la vittima e Anastasiya:

“gli sms dimostrano ancora una volta quello che abbiamo sempre temuto. luca per amore sembra quasi giungere ad un compromesso”

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