Omicidio Giuseppe, “Pieno di sangue, si muoveva”: emerge l’agghiacciante racconto del fratello di Toni

Continua il processo per l’omicidio di Giuseppe e il racconto inedito del fratello di Toni Badre ha lasciato tutti senza parole

Omicidio Giuseppe
Omicidio Giuseppe

La testimonianza del fratello di Toni Badre per l’omicidio di Giuseppe è agghiacciante, con particolari inediti mai emersi prima.

Il processo contro Toni Badre e Valentina Casa

È in corso il processo per Toni Badre alla Corte d’Assise di Napoli accusato di aver ucciso a bastonate il figlio di Valentina Casa – anche lei a giudizio con accusa di favoreggiamento.

Dall’altra parte il padre naturale dei bambini che si è avvalso della facoltà di non rispondere.  In corso le testimonianze dei Carabinieri che sono intervenuti per primi sul luogo del delitto – salvando la vita alla piccola Noemi – che hanno raccontato i dettagli di quella terribile giornata.

In attesa della prossima udienza che si terrà in data 14 gennaio 2020, sono emerse le parole del fratello di Toni – Rafael con dettagli inediti e terribili.

La testimonianza di Rafael

Sono parole riportate nel dettaglio da Il Mattino che sono emerse durante la testimonianza in Aula del fratello di Toni Badre – Rafael.

L’uomo era venuto a conoscenza di un terribile litigio in casa tra il fratello e Valentina, per questo motivo ha pensato di andare a controllare la situazione. Una volta entrato si è trovato davanti ad una scena orrenda.

Racconta di aver visto il bambino a torso nudo privo di sensi e insanguinato dietro la testa:

“giuseppe era sdraiato sul divano, insanguinato con gli occhi chiusi e mosse una gamba”

Il primo pensiero di Rafael è stato chiedere alla madre se il 118 fosse stato allertato, con risposta negativa da parte di Valentina Casa:

“le strappai il cellulare dalle mani e lo feci io”

In quel momento, racconta, Toni non era presente in casa – uscito per andare a comprare una pomata.

Giorni dopo l’omicidio – come racconta al Pm –  Rafael ricorda di aver parlato con il fratello:

“mi disse che quella domenica dopo essersi svegliato aveva visto il letto rotto, di non aver capito nulla e di aver picchiato il bambino…ma solo con le mani”

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