Omicidio Gabriel Feroleto, “Mi graffiava per respirare”: la confessione choc al processo

Particolari di brividi quelli raccontati da Donatella Di Bona la mamma del piccolo Gabriel ucciso a Frosinone. Cosa è emerso.

Omicidio Gabriel
Donatella di Bona, Gabriel, Nicola Feroleto

Secondo la versione della donna, presente all’omicidio anche il padre del piccolo Gabriel di appena due anni, Nicola Feroleto.

Donatella di Bona in aula a Roma: cosa svela dell’omicidio di Gabriel

Nell’ambito del processo per l’omicidio del piccolo Gabriel di appena due anni e mezzo, venerdì 9 ottobre è stata ascoltata la mamma Donatella di Bona.
In Corte d’Appello, Donatella Perna presidentessa della Corte d’Assise ed i pm Valentina Maisto e Roberto Bulgarini hanno raccolto la confessione drammatica della donna.

La Di Bona ha svelato infatti dettagli scioccanti sulla morte del piccolo, avvenuta il 17 aprile 2019 a Piedimonte San Germano in provincia di Frosinone.

“Gli ho messo le mani sul viso e lui mi graffiava per respirare”

La donna ha quindi ammesso di aver ucciso il proprio bambino soffocandolo a mani nude. Non solo, la Di Bona ha ammesso di aver finito il bimbo con un calzino attorno al collo.

Il movente: cosa è accaduto davvero in macchina?

La morte di Gabriel aveva scioccato tutti fin dalle primissime notizie. La Di Bona aveva inizialmente finto che il piccolo fosse stato investito da un auto pirata ma le forze dell’ordine hanno subito capito che non di era trattato di un incidente.

Al Tribunale di Cassino la mamma di Gabriel ha svelato anche il movente del tremendo gesto.
Secondo la versione della Di Bona, quel pomeriggio lei ed il padre naturale del bimbo Nicola, avrebbero tentato di avere un rapporto fisico nella macchina di lui.

Il bimbo però piangeva troppo disturbandoli. A quel punto il padre avrebbe intimato alla donna di far tacere il piccolo e lei si sarebbe avventata su Gabriel fino ad ucciderlo.

“Puntava i piedini per liberarsi.”

Ha continuato la mamma e poi ha chiuso il terribile racconto specificando la posizione di Nicola Feroleto.

L’uomo, che aveva avuto il piccolo Gabriel dalla Di Bona mentre ancora era sposato, sarebe dunque rimasto ad osservare mentre la donna uccideva suo figlio.
Una volta che il bombo aveva smesso di respirare e muoversi, Feroleto avrebbe gettato il piccolo corpicino tra le sterpaglie.

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