Violentò e uccise di botte Francesca Fantoni: Andrea Pavarini condannato all’ergastolo

La 39enne venne trovata senza vita il 25 gennaio dello scorso anno a Bedizzole, piccolo comune in provincia di Brescia.

La difesa di Pavarini aveva chiesto il riconoscimento della parziale infermità dell’imputato, ma il pm ha ritenuto l’imputato capace d’intendere e di volere.

Omicidio di Frantoni

Era il 25 gennaio dello scorso quando di Francesca Fantoni, 39enne di Bedizzole, si persero le tracce. 

Francesca era uscita di casa verso le ore 17, dicendo ai suoi familiari che sarebbe rientrata presto e che era diretta in piazza.

Immediata scattò la denuncia di scomparsa e le indagini da parte degli inquirenti, che sin da subito passarono al setaccio tutti i posti in cui la 39enne si sarebbe potuta recare in quelle ore.

Venne trovato il suo cellulare rotto nella piazza del paese e i giostrai del Luna Park confermarono di averla vista il giorno della sua scomparsa.

Per l’omicidio di Francesca Fantoni venne arrestato Andrea Pavarini, che confessò il suo orribile gesto dopo ore di interrogatorio.

Pavarini negò finché non fu inchiodato da una maglietta sporca del sangue della vittima. Francesca venne violentata prima di essere uccisa ed il suo corpo, ritrovato due giorni dopo il delitto, fu abbandonato dietro la siepe di un parco pubblico.

La condanna all’ergastolo

La difesa di Andrea Pavarini aveva chiesto la perizia psichiatrica, ma la pm ha ritenuto l’imputato capace d’intendere e di volere.

La donna soffriva di un ritardo cognitivo.

La Corte d’Assise di Brescia ha condannato Andrea Pavarini all’ergastolo. Il 32enne è accusato di omicidio volontario aggravato e violenza sessuale aggravata.

Pavarini è stato condannato anche a 6 mesi di isolamento diurno.

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