New York: cameriera incinta licenziata perché rifiuta la dose di vaccino

In Italia come in America di obbligo di vaccinarsi quando si è in gravidanza non se ne parla, almeno per ora.

Licenziata perché in cinta rifiuta il vaccino.

Ogni Paese ha adottato le proprie misure preventive per combattere la pandemia, vaccinando per primi le persone più a rischio.

Licenziata perché rifiuta il vaccino

Ne stanno parlando tutti i giornali e televisioni americane a cominciare dal New York Times, si tratta della cameriera di un ristorante popolare di Brooklyn, a New York. La 34enne Bonnie Jacobson, si è rifiutata di sottoporsi al vaccino perché incinta e per questo ha perso il lavoro.

Il timore della donna si basa sull’incertezza che gli effetti dl vaccino in gravidanza possano portare delle serie controindicazioni.

D’altra parte a chi aspetta un figlio è sempre stato detto di stare attente a cosa si assume quando si è sia in gravidanza che quando si sta allattando.

L’obbligo vaccinale è stato adottato per garantire alle persone più a rischio di essere tutelate, per questo per primo il vaccino è stato somministrato  agli operatori sanitari, che sono maggiormente a contatto con il virus. Oltre che per le persone anziane residenti nelle Rsa.

Vaccino alle donne in gravidanza e bambini

Del vaccino alle donne in gravidanza e ai bambini se ne sta parlando solo di recente.

Per la donna però la scelta è costata cara, i suoi dubbi sono relativi non tanto sulla validità in sé del vaccino, ma al volere aspettare che ci siano maggiori informazioni sugli effetti del vaccino sulla fertilità.

Come riferisce Leggo, Bonnie Jacobson ha detto che il suo manager inizialmente aveva capito le sue preoccupazioni e le aveva detto che non era necessario vaccinarsi.

Ma giorni dopo, il proprietario del ristorante ha cambiato rotta e il 12 febbraio i lavoratori hanno ricevuto un’e-mail in cui si dichiarava che le vaccinazioni erano obbligatorie.

Allora la donna ha risposto a sua volta alla mail che pur sostenendo pienamente il vaccino e comprendendo la sua importanza, credeva che questa sia da ritenere una scelta molto personale. E che sperava che la sua scelta non avrebbe influenzato il suo impiego alla Red Hook Tavern.

Peccato che due giorni dopo l’invio della sua mail sia stata licenziata

 

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