Netturbini, tra i nuovi eroi dell’emergenza del coronavirus

I netturbini sono entrati a pieno titolo tra l’esercito dei nuovi eroi di quest’emergenza covid 2019. I rifiuti ospedalieri sono triplicati e loro si assumono il rischio di raccoglierli.

netturbini

I netturbini sono al lavoro per mantenere pulite le nostre strade e città, e compiono un lavoro importantissimo. I rifiuti speciali ospedalieri sono triplicati e sono loro a raccoglierli e smaltire. Si tratta di sostanze pericolose e potenzialmente fonte di contagio. Il loro lavoro è aumentato, non solo si occupano dei rifiuti urbani, devono anche gestire l’aumento di quelli speciali ospedalieri.

Non solo personale ospedaliero

Si parla sempre di medici, infermieri e OSS, ma ci scordiamo che non solo i soli impegnati a gestire quest’emergenza. Ci sono i volontari di molte associazioni, le forze dell’ordine ed i militari. Ci dimentichiamo però di alcune figure che spesso rimangono nell’ombra, ma che compiono un lavoro essenziale ed importantissimo per limitare il possibile contagio.

Oggi vi voglio parlare dell’operato dei netturbini o operatori ecologici. Queste persone sono circa 90.000 e si occupano della raccolta e della gestione dei rifiuti, cosa molto importante con la presenza di quelli speciali ospedalieri. Non dobbiamo dimenticarci di come il loro lavoro sia importantissimo per evitare che il contagio si diffonda.

A farci conoscere il loro importante lavoro sono le due associazioni di categoria, FISE Assoambiente e FISE Unicircular che definiscono questo periodo come quello di maggior difficoltà ed emergenza mai vissuto dalle aziende che trattano i rifiuti:

“per supportare adeguatamente le strutture sanitarie più colpite dall’emergenza COVID-19, hanno triplicato le attività di raccolta e gestione rifiuti presso i nosocomi, aumentando personale e mezzi impegnati nelle operazioni“.

Inoltre il sistema rischia il collasso in breve tempo, si parla di pochi giorni a causa dell’aumento dei rifiuti e della carenza del personale, dato che molti operatori hanno subito il contagio. Inoltre in nessun provvedimento normativo di gestione dell’emergenza, si parla della gestione dei rifiuti. Le associazioni lanciano un appello:

“Per prima cosa chiediamo al Governo, al fine di garantire la continuità delle attività nel rispetto delle misure di contenimento del contagio, di chiarire in tempi brevi l’esclusione dalle restrizioni contenute nelle disposizioni emanate delle attività di raccolta, trasporto e gestione rifiuti, anche quando le citate attività interessano territori diversi.”

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