Neonato ustionato a Napoli, primi segni di miglioramento: il piccolo respira da solo e beve latte

Il bambino, che ha appena 13 giorni di vita, dovrà subire altri due interventi chirurgici, ma inizia ad accendersi una piccola speranza.

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Intanto, la madre del piccolo Vincenzo ha detto di non ricordare nulla di quello che è accaduto dopo il parto.

Le condizioni del piccolo Vincenzo

Ha iniziato a muoversi un po’ e a respirare autonomamente.

Sono i primi, piccoli segnali che riaccendono la speranza per le sorti del piccolo Vincenzo, il neonato ricoverato da una settimana all’ospedale Santobono.

Il piccolo, nato il 12 marzo scorso in un’abitazione di Pozzuoli, ha già subito un intervento chirurgico e altre due operazioni lo attendono, non prima di un mese però.

Il piccolo sarebbe stato lavato con acqua bollente e candeggina, tanto da provocargli ustioni su tutto il corpo.

Per questo la madre ed il papà del bambino sono stati arrestati. A lanciare l’allarme, lo scorso 16 marzo, era stato proprio il padre, Concetto Bocchetti, 46 anni, che quel giorno aveva chiesto l’intervento dei sanitari del 118.

Il piccolo è stato ricoverato all’ospedale pediatrico partenopeo ed i genitori sono stati arrestati per maltrattamenti.

L’interrogatorio della madre

Dopo qualche giorno di degenza nel reparto di Psichiatria dell’Ospedale Loreto Mare, per Alessandra Terracciano, madre del piccolo Vincenzo, si sono aperte le porte del carcere femminile di Pozzuoli.

“La signora si è avvalsa della facoltà di non rispondere, ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee parlando di contrasti col suo compagno. È una situazione molto delicata, a noi pare in stato confusionale e sicuramente verrà disposta una perizia per accertare il suo stato di salute”

hanno spiegato i legali della donna, che ha riferito di non ricordare nulla dei giorni dopo il parto.

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Intanto, continuano gli accertamenti medici per chiarire la natura delle ferite causate al piccolo.

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