Neet, primo posto per l’Italia: chi sono i giovani che non studiano e non lavorano

Chi sono i neet? Potreste non conoscere il significato ma sappiate che l’Italia detiene il primato di questi giovani: di cosa stiamo parlando?

Neet
Neet

Conoscete i Neet? Una abbreviazione per dei giovani per la quale l’Italia detiene il triste primato tra tutti i Paesi europei.

Chi sono i Neet

L’Unicef ha svolto uno studio approfondito chiamato Il Silenzio dei Neet, ed è emerso che è l’Italia a detenere il primato assoluto tra tutti i Paesi Europei.

L’acronimo significa Not in education, employment or training che viene utilizzato per indicare tutti quei ragazzi giovani che non studiano e non hanno un lavoro.

Una fotografia molto triste con la Sicilia al primo posto con oltre il 38%, seguita dalla Calabria e la Campania. I dati generali di questa ricerca evidenziano che al Nord questa tipologia di giovani sono un 15,5% – Centro un 19.5% e Sud/Isole 34%.

La ricerca lanciata dall’Unicef per verificare a quanto ammontassero i giovani incastrati in questo meccanismo è emersa oggi, in merito al progetto Neet Equity selezionato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e Servizio Civile. Lo stesso verrà presentato in tre città differente oggi a Taranto, poi a Napoli nella giornata di domani e poi Carbonia il 25 ottobre.

In Italia si stima che questi giovani ragazzi e ragazze abbiano un’età compresa tra i 25 e i 30 anni, con al 49% un diploma e un 11% con Laurea.

L’Italia si classifica ancora al primo posto tra tutti i Paesi dell’Europa seguita dalla Grecia e poi dalla Bulgaria – con all’ultimo posto Malta.

Questo studio Unicef è stato fatto appositamente per lanciare un allarme:

“è una condizione di disagio e esclusione sociale, che priva questi giovani ad una possibilità di futuro”

Il progetto mira quindi a migliorare le capacità di un territorio e valorizzare le capacità di questi giovani che non riescono a farsi ascoltare dagli adulti di oggi.

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