Napoli, imprenditore si suicida: “Colpa della crisi economica”

Un imprenditore a Napoli si suicida a causa del coronavirus che l’aveva oppresso con la crisi che ha portato con se.

Napoli imprenditore suicida

L’imprenditore suicida di Napoli ha deciso di farla finita nella sua azienda a Cercola.

Cosa è successo

L’imprenditore suicida di Napoli ha scelto di impiccarsi negli edifici della sua azienda con sede a Cercola, nella provincia Est. L’uomo aveva 57 anni e soffriva di crisi depressive. A causa del coronavirus e della crisi ad esso legata, l’imprenditore soffriva molto.

Ieri notte, l’uomo non aveva fatto ritorno nella sua casa. Per questo motivo, i suoi familiari avevano lanciato l’allarme. Nei capannoni della sua azienda, i carabinieri hanno trovato il suo cadavere. Insieme al corpo dell’uomo non c’era nessun messaggio che motivasse il gesto.

Conte vicino alla famiglia

Il premier, come si legge su Repubblica, ha comunicato la sua vicinanza alla famiglia dell’imprenditore morto. E’ accaduto durante la riunione con Rete Imprese Italia che ha visto riuniti i rappresentanti di commercianti ed esercenti in conference call. Conte ha affermato:

“Non conosciamo ancora i dettagli di questa vicenda ma siamo vicini alla famiglia dell’uomo, che lascia la moglie e una figlia”.

Tramite Vincenzo Fiengo, sindaco di Cercola, la famiglia ha reso noto che l’imprenditore non si è suicidato per motivi economici. L’uomo soffriva di depressione. Una depressione che si è acuita con il coronavirus e ciò che ha portato. I familiari dell’uomo sono estremamente addolorati e l’intero Comune è loro vicino.

Il dolore di chi gli era vicino si è espresso anche attraverso i social. In molti, hanno scritto che si trattava di un signore. Sempre dai social è emersa anche parecchia rabbia. Una rabbia che riguarda la disperazione conseguente alla crisi portata dal virus.

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