Nagorno-Karabakh, a rischio la pace: case e monasteri in fiamme

Pace tra armeni e azeri a rischio: monasteri e case bruciate per non farle cadere in mano nemica. Erdogan chiede invio truppe.

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L’accordo di pace tra armeni e azeri è a rischio: case bruciate e monasteri in fiamme.

Il Trans Adraitic Pipeline sta per iniziare, il gas azero verrà distribuito in Europa.

Accordo di pace a rischio

L’accordo di pace tra armeni e azeri è a rischio. Dopo più di 40 giorni di combattimento per avere il controllo del Nagorno-Karabakh le due fazioni avevano raggiunto una breve tregua.

Una pace siglata da azeri e armeni costantemente sorvegliata da Mosca e Ankara.

Ieri il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha presentato in Parlamento la richiesta di invio truppe armate a difesa degli azeri e a ripristino dell’equilibrio. Vuole dare inizio ad una missione militare per ristabilire ancora una volta pace e tregua tra armeni e azeri in Azerbaigian. Non intende smettere di monitorare la tregua siglata e la Russia di Putin è al suo fianco.

Erdogan è alleato degli azeri ma il suo obiettivo è la pace. Gli scontri sanguinosi prima della tregua siglata non devono più ripetersi.

Il primo ministro armeno, Niko Pashinyan, ha già licenziato il direttore del servizio di Sicurezza Nazionale Armeno, Artur Vanetsyan. L’accusa dietro il suo licenziamento è stata complotto e tentato omicidio del premier.

Sono state molte le manifestazioni in piazza che hanno esortato Pashinyan a dimettersi: il popolo non ha preso bene la pace siglata con Baku, capitale azera.

La popolazione armena nel Nagorno-Karabakh è in preda al panico e costretta alla fuga, la paura che gli azeri si vendichino sui civili li terrorizza. Nelle ultime ore decine di case e monasteri bruciano e ardono fra le fiamme pur di non farle cadere in mani nemiche.

Fronte azero, Trabs Adriatic Pipeline

Un viaggio quasi trionfale verificatosi proprio con l’entrata in funzione del TAP, la Trans Adriatic Pipeline, cioè il gasdotto che trasporterà dall’Azerbaigian all’Europa il gas.

Si legge su Corriere.it che questi sono affari molto importanti per la capitale azera ma anche la Russia e la Turchia ne trarranno vantaggio.

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