Nadia Toffa morta, perché è stata utilizzata la bara bianca?

Nadia Toffa, dopo una lunga battaglia contro un cancro al cervello, si è spenta. Ecco adesso svelata la scelta della bara bianca per la Iena

Nadia Toffa non c’è più, dopo 50 giorni terribili per i fan di silenzio sui social. Un silenzio che sapeva di forza, di dignità, di lotta contro le sue paure e contro il cancro che l’aveva travolta soli 10 mesi prima, in maniera totalmente inaspettata, con un malore.

Nella clinica del Domus Salutis di Brescia, Nadia Toffa ha combattuto la sua battaglia, non sconfiggendo il cancro, ma vincendo una nuova vita, senza più sofferenze, nella quale può vantare di non essere più una Iena, ma un angelo.

Parla Emilio del Bono, sindaco di Brescia

Adesso, il corpo di Nadia giace in una bara bianca. Il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, ha dichiarato:

“Nadia purtroppo non ce l’ha fatta. Si è battuta contro la sua terribile malattia con una forza d’animo fuori dal comune e con coraggio. Sensibile, sempre disponibile verso i bisogni degli altri, generosa, piena di entusiasmo e di vitalità, Nadia è un esempio per tutti noi”.

La scelta della bara bianca

Il sindaco di Brescia si è quasi lasciato andare ad un momento di commozione e di ricordo per la Iena che ha conquistato i cuori degli spettatori di tutta Italia:

“Il suo sorriso, la sua energia e la grande passione con i quali ha sempre svolto il suo lavoro, fino all’ultimo momento, ci mancheranno”.

Nella nostra nazione, le bare bianche vengono principalmente adoperate per i bambini o comunque per i ragazzi fino ai 18 anni di età. Indicano purezza, innocenza. Ed è proprio questo il vero motivo che ha spinto gli affetti di Nadia a scegliere per lei una bara bianca.

Nadia Toffa non aveva paura della morte, ma della sofferenza. Sofferenza dei suoi genitori, in particolar modo: due forze della natura ( come la figlia ) ai quali è toccato seppellire, in modo del tutto innaturale, la loro amatissima Nadia.

Eppure, Nadia adesso proteggerà dall’alto, chi l’ha accudita in vita, fino al suo ultimo respiro.

Impostazioni privacy