Modica, morto bimbo di 1 anno: “Lividi sul corpo”. Fermato il convivente della madre

Si attende ora l’esame autoptico per accertare le reali cause della morte del piccolo. Ad allertare i soccorsi è stata la madre del bimbo.

bambino morto modica

La Procura di Ragusa ha aperto un’inchiesta per far luce su quanto accaduto nell’abitazione popolare di Rosolini, da cui è scattato l’allarme.

Bambino di 1 anno morto all’ospedale di Modica

Una vicenda drammatica quella che arriva da Modica, in provincia di Ragusa, dove un bimbo di poco più di 1 anno è morto dopo essere giunto all’ospedale della città.

Come riferisce anche Fanpage, il piccolo presentava lividi sul corpo. Si attende ora l’esito dell’autopsia per accertare le reali cause della morte.

A far luce su quanto accaduto sarà la Procura di Ragusa, che ha aperto un’inchiesta. Ad allertare i soccorsi ieri, lunedì 17 agosto, era stata la madre del bambino. Il piccolo era giunto all’ospedale con un’ambulanza del 118.

Il primario che ha preso in cura il bambino ha notato i lividi e le lesioni ed ha allertato le forze dell’ordine. Il piccolo è morto qualche ora dopo il ricovero all’ospedale di Modica.

Fermato il convivente della madre

Gli agenti di Polizia in serata hanno fermato il convivente della madre. L’uomo, 30 anni, vive in una casa popolare con la donna a Rosolini, in provincia di Siracusa.

È proprio da quell’abitazione che è giunta la richiesta di aiuto da parte della compagna. La donna è stata poi interrogata dagli uomini del commissariato di Modica.

Il suo racconto avrebbe fornito agli agenti elementi importanti che hanno portato poi al fermo del convivente. Non è ancora chiaro quali siano le accuse nei confronti dell’uomo, ma è plausibile che le percosse e le lesioni siano state provocate proprio da lui.

La vicenda di Modica ricorda la drammatica storia del piccolo Giuseppe, 6 anni, ucciso a Cardito per mano del patrigno, Tony Essobdi Badre.

Giuseppe venne ucciso a bastonate dall’uomo, mentre si trovava in casa insieme alla madre e alla sorellina Noemi, anche lei percossa dal patrigno.

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