Milano, ragazzo accoltellato sul filobus dopo una lite: morto a 29 anni

È morto poco dopo il trasferimento in ospedale il ragazzo di 29 anni accoltellato nella serata di domenica sul filobus di Milano.

ragazzo accoltellato

Si cerca l’aggressore del ragazzo, morto dopo essere stato accoltellato all’addome. Le forze dell’ordine hanno acquisito i video delle telecamere di sorveglianza.

Lite sul filobus

Una lite finita in tragedia quella scoppiata nella serata di ieri su un filobus della linea 91, tra via Nazario Sauro e via Oldofredi, periferia nord di Milano.

Come riferisce anche La Repubblica, un ragazzo di 29 anni, di origine tunisina, è morto dopo essere stato accoltellato. A bordo del mezzo sarebbe scoppiata una lite con altro 4 persone, tutte straniere.

Qualcuno avrebbe poi spinto fuori il 29enne. L’allarme è scattato poco prima delle 20 di domenica sera. Viste le gravi condizioni, il 29enne è stato stabilizzato sul posto, poi trasferito in codice rosso al Niguarda di Milano.

Il giovane è morto poco dopo il suo arrivo in ospedale. Le forze dell’ordine sono al lavoro per accertare i motivi della lite e ricostruire gli attimi che hanno preceduto l’accoltellamento.

Non è ancora chiaro se il ragazzo sia stato accoltellato all’interno del mezzo o fuori dal filobus. Gli agenti hanno chiesto all’azienda di trasporti milanese di acqusire i video delle telecamere di sorveglianza, per risalire all’identità degli aggressori.

Ragazzo ferito in Corso Garibaldi

Lo scorso venerdì notte un altro ragazzo è stato accoltellato in corso Garibaldi, cuore della movida milanese. 

Il giovane, 24 anni, è ancora ricoverato in gravi condizioni. Ferito anche un amico del 24enne.

Per quell’aggressione le forze dell’ordine hanno fermato un altro giovane, figlio del capo ultrà dell’Inter. Il suo nome compare anche nelle indagini sugli scontri prima della partita Inter-Milan del 26 dicembre 2018, quando morì Daniele Belardinelli, il tifoso del Varese investito da un’auto poco prima del match.

Ad incastrarlo le immagini delle telecamere di sorveglianza, poste sul luogo dell’aggressione.

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