Bimba rapita in Francia, i tre sequestratori di Mia Montemaggi confessano: la mandante è la madre

Della piccola e di sua madre, Lola Montemaggi, ancora nessuna traccia. La donna aveva il divieto di vederla da sola ed avrebbe quindi organizzato il rapimento.

Mia Montemaggio, confessano i sequestratori

Più volte aveva manifestato il desiderio di scappare con la figlia e far perdere le proprie tracce.

Il rapimento della piccola Mia Montemaggi

Era a casa della nonna, cui era stata affidata, quando tre uomini si sono presentati nell’abitazione dell’anziana a Les Poulières (Vosgi), fingendosi dei servizi sociali.

È scattato così l’allarme per il rapimento di una bambina di 8 anni, Mia Montemaggi, sequestrata il 13 aprile scorso.

I tre hanno portato via la bambina, senza dover ricorrere alla forza, ed hanno fatto perdere le loro tracce.

Fino a che, nella serata di giovedì non sono stati identificati e fermati.

Si tratta – come riferisce anche Tgcom24 – di persone già note alle forze dell’ordine francesi e vicini all’estrema destra e ai movimenti “survivalisti”.

La confessione: mamma e figlia sparite nel nulla

Interrogati dalla Polizia, i sequestratori di Mia hanno confessato che la mandante del rapimento è la madre della bambina, Lola Montemaggio.

Sarebbe stata la donna ad assoldarli per mettere in atto il piano e sottrarre la bambina alla nonna.

Lola Montemaggi, 28 anni, non aveva il diritto di vedere la bambina da sola. Per questo avrebbe organizzato il rapimento della figlia.

Le due risultano al momento irreperibili, mentre continuano incessanti le ricerche in tutto il Paese.

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Qualche mese fa Lola Montemaggi aveva espresso il desiderio di partire in camper e “far perdere le proprie tracce”.

 

 

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