Messina, uccide e brucia il corpo di un anziano per rubargli la pensione: arrestato

L’omicidio è avvenuto lo scorso luglio, ma il giallo è stato risolto soltanto questa mattina. In manette è finito un uomo di 56 anni.

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Ad incastrarlo i filmati delle telecamere di sorveglianza.

L’omicidio dell’anziano

Era il 29 luglio scorso, quando venne ritrovato un cadavere carbonizzato nella discarica abusiva di Scaccia, Milazzo. Il corpo era completamente irriconoscibile.

L’autopsia accertò che la vittima era stata uccisa con 11 coltellate e poi data alle fiamme. Gli inquirenti hanno visionato oltre 10.000 ore di filmati delle telecamere di sorveglianza, private e pubbliche, posizionate nei pressi del luogo del delitto.

Da quel lungo lavoro, gli inquirenti hanno potuto accertare la presenza di uno scooter, con a bordo due uomini, proprio il giorno prima che Giovanni Salmeri, 73 anni, venisse ucciso.

Uno dei due scooteristi indossava un cappellino, poi ritrovato sulla scena del crimine e l’altro aveva vestiti compatibili con i brandelli trovati addosso alla vittima.

Dalle successive indagini, gli uomini delle forze dell’ordine sono poi riusciti a risalire alla targa del mezzo e quindi al proprietario dello stesso.

Arrestato per omicidio e occultamento di cadavere

È con queste accuse che la notte scorsa è finito in manette Ettore Rossitto, 58 anni. Come riferisce anche Messinatoday, dalla visualizzazione delle immagini delle telecamere, il 58enne è stato visto transitare con la vittima proprio nei pressi del luogo del delitto.

Qualche ora dopo, quando dalla scena del crimine erano state viste colonne di fumo nero alzarsi in cielo, Rossitto veniva visto transitare di nuovo in quella zona, ma questa volta da solo.

Accanto al cadavere sono state rinvenute le chiavi di casa. Gli inquirenti hanno scoperto che l’uomo viveva in pessime condizioni igienico sanitarie e gli stessi vicini di casa ne hanno confermato la scomparsa proprio dal 28 luglio scorso.

Quella mattina la vittima si era recata all’ufficio postale per prelevare la pensione. La presenza di Rossito sul luogo del delitto, il giorno precedente all’omicidio, ne conferma la premeditazione.

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