Messina, esplosione in una fabbrica di fuochi artificiali: sale il bilancio dei morti

Una fabbrica di fuochi d’artificio è esplosa a Messina. Sono 4 i morti e 3 i feriti ma il bilancio è destinato a salire.

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L’episodio è accaduto verso le 17:00 di oggi mercoledì 20 novembre 2019 a Barcellona Pozzo di Grotto (Messina).

Ancora da accertare le cause dell’accaduto in provincia di Messina

Barcellona Pozzo di Grotto, provincia di Messina, e sono ancora da accertare le cause della vicenda. Certo è che all’interno della fabbrica erano al lavoro alcuni operai con delle saldatrici. Probabilmente, sono state proprio le scintille delle macchine a far esplodere i fuochi d’artificio. Le saldatrici servivano a montare alcune porte di ferro.

Per il momento sono 4 i morti mentre tre sono i feriti ma, il tragico bilancio è destinato a salire. Tra le vittime anche Venera Mazzeo, la settantunenne moglie del titolare. Il figlio di 37 anni del titolare, Bartolomeo Costa, è ancora disperso. I tre feriti, di cui uno Antonio Bagnato, ustionato grave, sono ricoverati all’Ospedale di Milazzo (Messina), si pensa al trasferimento a Catania o Palermo.

Uno scenario apocalittico

I soccorsi sono subito accorsi sul posto e hanno parlato di scenario apocalittico. In particolare, a quanto si legge da Il Giornale, il procuratore capo di Barcellona Pozzo di Grotto, ha affermato:

“Scene terribili, post belliche. La fabbrica è strutturata in diversi edifici e ne sono esplosi due”.

L’inchiesta è di strage colposa. Le fiamme sono ancora alte e i vigili del fuoco sono ancora al lavoro per spegnerle. Il boato è stato avvertito da molto lontano (Merì, Milazzo e Terme Vigiliatore), mentre l’onda d’urto ha investito anche il laboratorio di confezionamento.

Francesco D’Uva, deputato del Movimento 5 stelle, è intervenuto sulla vicenda sul suo profilo Twitter:

“Seguiamo con apprensione la drammatica vicenda dell’esplosione della fabbrica a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Massima solidarietà alle famiglie coinvolte e uno speciale ringraziamento ai soccorritori”.

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