Maria Antonietta bruciata dal marito, condizioni peggiorate: “Siamo preoccupati”

Le condizioni di Maria Antonietta bruciata dal marito sono nuovamente precipitate: ora in terapia intensiva tra la preoccupazione di medici e familiari

Maria Antonietta
Maria Antonietta bruciata dal marito

Maria Antonietta bruciata viva dal marito e ancora in ospedale. Le sue condizioni sono precipitate e ora i medici cercano di capire cosa stia succedendo.

La donna bruciata viva dal marito in auto

Era il 12 marzo 2019 quando Ciro Russo attese l’arrivo della sua ex moglie, per poi gettare liquido infiammabile all’interno dell’auto e dare fuoco a tutto.

Una scena ripresa dalle telecamere agghiacciante, di una donna che cerca di salvare sé stessa e il suo cane da un inferno di fuoco tra il terrore dei passanti e il loro prezioso aiuto. Immediato quel giorno anche l’arrivo delle Forze dell’Ordine e 118.

Da quel giorno la vita della donna è un incubo, tra medicazioni e dolore finalmente l’8 giugno era era uscita dalla terapia intensiva dopo tre mesi di osservazione.

Le gravi condizioni di salute di Maria Antonietta Rositani

Come riporta LacNews, le condizioni della donna sono precipitate ed è stata portata nuovamente in terapia intensiva. Come riportano i medici ci sarebbero delle complicazioni gastrointestinali, tali da portare lo staff ad inserire un sondino naso gastrico.

Una situazione altamente delicata, tanto che ora dovrà essere sottoposta a ulteriori esami che hanno l’obiettivo di curare questo danno e darle la possibiltà di alimentarsi in maniera autonoma.

Non solo, infatti i familiari – come il padre Carlo – e i medici sono preoccupati anche per la sua situazione psicologica. Per lei quattro mesi di incubo, mentre combatte per il dolore delle gravi ustioni e picchi di febbre alta – lontana dai suoi figli Annie e William.

Un padre amareggiato che si sente impotente, che ha rilasciato al quotidiano LacNews parole chiare e dirette:

“sono arrabbiato e deluso, non sappiamo ancora perchè non sia stata impedita questa tragedia”

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