Mare Jonio, sequestro in atto della nave: “Non ci arrendiamo”

Dopo che la Mare Jonio ha “forzato” il no è avvenuta la notifica di sequestro anche se questo non porta loro ad una resa. E i migranti a bordo?

Mare Jonio
Mare Jonio

La Mare Jonio ha recuperato dei migranti in difficoltà e ha virato per le coste italiane, nonostante il divieto: ecco cosa sta succedendo.

La decisione della Ong Mediterranea

Nelle scorse giornate la Ong Mediterranea ha salvato 30 migranti, che si trovavano all’interno di un gommone in avaria.

Immediati i loro soccorsi per uomini, una bambina e donne – di cui una in stato di gravidanza – nonché la richiesta di ottenere un porto sicuro dove approdare.

Il Premier Conte, nonostante il no del Ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha dato autorizzazione per un’altra Nave Militare all’approdo in Augusta per far sbarcare 36 persone – mentre la Ong è rimasta in attesa di contatti.

La Mediterranea ha optato per il “forzo” del blocco della Guardia Costiera ed ha raggiunto le coste di Lampedusa – chiedendo di essere supportati.

Il sequestro dell’imbarcazione e il destino dei migranti

Come si evince anche da Ansa, la Guardia Costiera è salita a bordo della nave notificando numerose incongruenze.

Nella serata tarda di ieri, la Mediterranea Saving Humans ha notificato che la nave è stata posta sotto sequestro preventivo ed il comandante è stato indagato.

L’organizzazione accusa quindi che ora i migranti siano stati lasciati al loro destino nelle acque del Mediterraneo:

“ma non ci arrendiamo”

I 30 migranti a bordo sono stati fatti sbarcare a Lampedusa, prima della notifica di sequestro, procedendo con il controllo e l’identificazione.

Nelle prossime ore si saprà dove verranno dislocati e il destino che dovrà affrontare l’imbarcazione della Ong. 

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