Manovra 2020: in arrivo la stangata sulle auto aziendali

Governo Conte “Bis”: maxi stangata in arrivo per le auto aziendali, costi triplicati

Oltre alla lotta all’evasione, alla Sugar Tax e all’abbassamento del limite d’uso dei contanti, al centro della Legge di Bilancio 2020 sarà prevista anche una stangata sulle auto aziendali.

È previsto lʼaumento della tassa sale dal 30 al 60% del valore del “fringe benefit” e al 100% solo per le super inquinanti.

Aumento sulle auto aziendali: costi triplicati

A far discutere è il nuovo regime fiscale che colpirà i dipendenti con auto aziendale per uso promiscuo.

L’incremento della tassa sulle vetture aziendali sale dal 30 al 60% del valore del “fringe benefit” e al 100% solo per i veicoli super inquinanti.

L’attuale versione del testo del disegno di legge di Bilancio “ritocca” l’articolo 51 del Tuir.

Attualmente, la normativa fiscale prevede che per le autovetture, gli autoveicoli per trasporto promiscuo (persone e cose) i motocicli e i ciclomotori, concessi «in uso promiscuo» ai dipendenti o agli amministratori, il valore del compenso per la parte dell’uso personale da assoggettare, a tassazione (Irpef e addizionali) anche ai fini previdenziali, è pari al 30%

“dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15mila chilometri calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle nazionali (ACI)”

al netto degli importi eventualmente trattenuti al lavoratore dipendente.

Auto aziendali: con la Manovra 2020 cosa cambierà?

I 15mila chilometri saranno tassati tutti, mentre finora si è pagato solo su 4.500 chilometri.

Si prevede pesanti conseguenze, che si farebbero sentire già dal mese di gennaio 2020: su un’auto media, si passerebbe da un prelievo di circa 600 euro a quasi 2.000 euro.

Inoltre, sono previsti costi indiretti: se il reddito complessivo supererà il limite di 24.600 euro, non si potrà beneficiare degli 80 euro del bonus Renzi (ammesso che venga prorogato).

Inoltre, nel caso in cui il reddito complessivo superi i 120.000 euro, il contribuente avrà una riduzione degli oneri detraibili.

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