Mancata zona rossa Alzano-Nembro: indagini della Guardia di Finanza

Le Fiamme Gialle a Bergamo, negli uffici di quanti hanno avuto un ruolo nella prima ondata dell’epidemia, che ha colpito città e Provincia.

Gli uomini delle Fiamme Gialle indagano negli uffici della Regione Lombardia.

Guardia di Finanza indaga sulla gestione del Coronavirus

E’ stato sotto gli occhi di tutti ma, l’area di Bergamo e stata, almeno nella prima fase della pandemia di Covid-19, una delle zone più colpite al mondo dal nuovo coronavirus.

Si è arrivato perfino a valutare che la prevalenza di casi positivi era maggiore rispetto a quella di quella di grandi metropoli come New York e Londra.

La Guardia di Finanza, su delega della Procura, sta effettuando indagini per appurare eventuali mancanze riguardo la gestione del Coronavirus e la mancata zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro.

In particolare sono stati acquisiti, degli uomini dell’arma supporti informatici, prelevati dagli uffici di chi, ha avuto un ruolo nel gestire la prima ondata dell’epidemia che ha colpito Bergamo e Provincia.

A capo dell’indagine il pool di pm guidati dal procuratore aggiunto Cristina Rota, e coordinati dal Procuratore Antonio Chiappani.

Al momento la Procura non intende diffondere, per ovvie ragioni di riservatezza, informazioni in relazione a possibili iscrizioni di persone nel registro notizie di reato.

Tuttavia i militari della Gdf di Bergamo, hanno provveduto all’acquisizione di cellulari e di e-mail nei computer di diversi funzionari e dirigenti regionali, in particolare dell’assessorato al Welfare.

All’epoca dei fatti fu altissimo numero di infezioni non rilevate dal Servizio sanitario nazionale.

Anomala riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Alzano

La procura vuole indagare  a proposito dell’anomala riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Alzano, avvenuta lo scorso 23 febbraio. Occorre comprendere la causa dei numerosi decessi nelle Rsa della Bergamasca.

Fonti qualificate hanno confermato che tutte le indagini si stanno svolgendo in un clima di massima collaborazione.

Le indagini  riguardano tra gli altri l’ex dg della sanità Luigi Cajazzo, divenuto in seguito vicesegretario generale della Regione.

Fanno parte dell’indagine in corso, quello che allora era il suo vice, Marco Salmoiraghi e al responsabile dell’Unità Operativa Polo Ospedaliero Aida Andreassi.

 

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