Mafia, maxi blitz contro i clan di Messina: 94 arresti. Sequestrate 154 aziende agricole

Maxi blitz contro la mafia messinese: clan decapitati. Arrestate 94 persone e sequestrate 154 aziende agricole. Truffe all’Unione Europea

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Decapitati diversi clan messinesi: le mani della mafia pure sui fondi Ue.

Maxi blitz a Messina

Maxi operazione dei carabinieri all’alba di questa mattina a Messina. L’inchiesta, denminata Nebrodi, è la più vasta operazione dello Stato ai danni di cosa nostra, dopo l’indagine Mare nostrum alla metà degli anni ’90.

Come evidenzia anche Tgcom24, gli indagati della maxi inchiesta sono 194, di cui 94 arrestati. Decapitati i clan storici delle famiglie mafiose dei Bontempo Scavo e dei Batanesi. Le accuse sono di associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, truffa aggravata, traffico di droga ed estorsione.

Le mani della mafia sul’Ue

Stando a quanto emerso dalle indagini, i clan mafiosi avrebbero intascato anche il denaro dei fondi dell’Unione Europea. Un introito di oltre 5,5 milioni di Euro. Soldi che la mafia traeva anche dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, che si occupa proprio di erogare i finanziamenti dell’Unione agli imprenditori agricoli.

Ad adocchiare l’affare sono stati i clan storici dei Bontempo Scavo e dei Bidonaro che hanno intascato milioni di euro, grazie all’aiuto di un insospettabile notaio e dei funzionari dei centri Commerciali Agricoli.

I due clan mafiosi si sono alleati, dividendosi i territori necessari per l’erogazione delle sovvenzioni. Tutto stava nell’individuare terreni per i quali non erano state presentate domande di contributi. Spesso a segnalare gli appezzamenti liberi da vincoli erano proprio funzionari conniventi.

Dopodiché, si imponeva ai proprietari terrieri la stipulazione di un falso contratto con atti notarili fasulli. Nella maxi inchiesta Nebrodi si è accertato che i gruppi mafiosi di Messina avessero intrapreso affari anche con la mafia di altre province siciliane.

“La liberazione del territorio difficilmente sarà ottenuta solo con l’intervento giudiziario”

ha chiosato il gip di Messina Salvatore Mastroeni, che ha guidato la maxi operazione in corso dalle prime ore di questa mattina.

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