Coronavirus, la magia delle favole raccontate dalle due maestre di Genova su WhatsApp

Due maestre di Genova raccontano ogni sera le favole ai loro alunni su WhatsApp, per esorcizzare la paura creata dal Coronavirus.

maestre genova

La paura che sta dilagando a causa del coronavirus ed ha effetti molto peculiari verso i più piccoli. Due maestre di Genova hanno trovato un modo per andare in contro ai loro piccoli allievi. Ogni sera grazie alla famosa app Whatsapp hanno deciso di leggere una favola della buonanotte ai propri studenti. In questo modo si esorcizza la paura dei più piccoli, magari trovando un modo per spiegare meglio le nuove regole e divieti.

Un tenero modo di tener compagnia ai più piccoli

Due maestre Genovesi hanno trovato un modo per tener impegnati i propri alunni, parlando loro ogni sera. Si tratta di Maura e Paola Griggi, insegnanti montessoriane della scuola di villa Stalder. Si trova a Quarto ed è una scuola d’infanzia comunale genovese. Loro stesse hanno spiegato il loro metodo a Genova 24, in un’intervista:

“Abbiamo deciso di leggere ogni sera un albo illustrato della buonanotte ai nostri bambini registrando un video e inviandolo ai genitori della scuola che faranno scattare una catena, chiederemo poi ai bambini di restituirci un disegno e una riflessione ispirati alla storia, saranno i loro genitori a inviarci tutti gli elaborati con una fotografia”.

Una nuova versione della smart stories, solo che utilizza WhatsApp anziché facebook. La prima storia letta dalla maestra Maura ha un titolo divertente “E le farfalle fanno le puzzette?” Dopo la lettura ovviamente si è passati a parlare del tanto temuto covid 2019, quando la maestra Paola in un secondo video ha spiegato ai suoi allievi l’importanza di lavarsi bene le mani in ogni occasione,  anche prima di andare a dormire. Nel video ha anche inserito un piccolo tutorial dove si spiega in allegria, quale sia il corretto modo di lavarsi le mani.

Un modo creativo per poter distrarre i bambini ed aiutare i genitori in questo periodo molto lungo in cui le scuole sono state chiuse.

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