Lockdown, come ha ridotto l’inquinamento dell’aria?

Grazie al lockdown abbiamo visto dei cali di traffico e conseguentemente dell’inquinamento dell’aria. Ecco come hanno operato le misure di contenimento e le politiche di mitigazione dell’inquinamento

inquinamento aria

Il lockdown ha inevitabilmente ridotto il traffico del 70%, portando di conseguenza ad un miglioramento della qualità dell’aria e una riduzione dell’inquinamento atmosferico. Questo ha fatto capire che le politiche sulla mobilità devono essere realistiche ed efficaci per poter aiutare a ridurre gli inquinanti. Molti devono essere gl’interventi ma di certo non devono essere a livello nazionale e concreti, non spot elettorali.

Alcuni possibili provvedimenti

La digitalizzazione del lavoro e della scuola, hanno portato ad enormi benefici. Ma per poter arrivare a migliorare la qualità dell’aria occorre pensare a migliorare le modalità di trasporto, creandone di sempre meno impattanti. Una risposta potrebbe essere la mobilità dolce, condivisione dei veicoli meglio nota come car sharing e l’uso dei mezzi elettrici. Questo porterebbe ad una riduzione permanente e non solo di breve periodo.

Sono inoltre state analizzate da RSE, le politiche che mirano a mitigare l’inquinamento in questo periodo di confinamento forzato. Limitata al territorio di Milano e Lombardia, nel periodo febbraio-marzo 2020, con la chiusura delle attività produttive e commerciali, si ha avuto una riduzione a Milano dell’inquinamento fino al 75% delle emissioni di inquinanti.

Passando agli inquinanti come il biossido d’azoto (NO2), il particolato atmosferico (PM10 e PM2.5), si può verificare sui dati ARPA Lombardia, si è registrata una netta diminuzione dei livelli di concentrazione in aria, in particolare nel mese di marzo 2020. Questo è stato confermato anche dalle condizioni meteo, non dissimili dal 2018, a conferma che è stato il lockdown a migliorare la qualità dell’aria.

I due scenari possibili per il futuro

I ricercatori di Rse hanno utilizzato dei modelli matematici per simulare due scenari:

  • Livello d’emissioni pre covid detto business as Usual (BAU)
  • Introduzione di misure per la riduzione del trasporto stradale, riducendo le emissioni

Da questi modelli è emerso come la riduzione del traffico, porti ad una riduzione considerevole del biossido d’azoto di circa il 30% rispetto alla norma. Per la prima settimana del lockdown. Abbiamo avuto una riduzione dal 3 al 6% per quest’inquinante. Passando alla seconda settimana dal 13 al 24% e per la terza dal 20 al 35% a confemra dei modelli teorici.

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