Libia, Conte ad Ankara incontro con Erdogan: “Percorso condiviso sotto egida Onu”

Summit a Berlino il 19 gennaio e negoziati indiretti a Mosca

Libia: il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è atterrato ad Ankara e, all’interno del Palazzo presidenziale della capitale turca, il Premier ha incontrato il Presidente Recep Tayyip Erdogan, per un colloquio sul dossier della crisi libica.

“Apprezziamo gli sforzi per raggiungere l’obiettivo del cessate il fuoco in Libia”

è quanto riporta il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan al termine del colloquio con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Il Presidente turco ha sottolineato che è un grande piacere avere incontrato ed interloquito a lungo con il Premier Conte. I due hanno anche fatto un pranzo di lavoro insieme.

“Abbiamo condiviso con il Presidente Erdogan l’urgente necessità di porre fine all’escalation sul terreno per garantire un cessate il fuoco duraturo”,

ha sottolineato il Premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa ad Ankara dopo l’incontro con il presidente turco Erdogan.

Per il leader turco la presenza dell’Onu può essere opportuna in qualità di osservatori e auspica a mettere definitivamente un punto definitivo perchè si arrivi alla pace.

Conferenza di Berlino con UE e Russia: il summit si svolgerà il 19 gennaio

In queste ore a Mosca le delegazioni libiche sono chiamate a sottoscrivere la tregua: a riportarlo è lo stesso portavoce del Governo tedesco, Steffen Seibert.

Intanto la Cancelliera tedesca e il ministro degli Esteri stanno lavorando da settimane a questo processo “verso la pace”.

La Germania avrebbe già informato in via ufficiosa i vari Paesi partecipanti, tra cui l’Italia, della data della Conferenza di Berlino del 19 gennaio con UE e Russia.

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha più volte sollecitato i tedeschi, anche in sede europea, a stabilirne una al più presto.

Come riportato da Seibert:

“I preparativi per questa conferenza sono in corso, e questa dovrebbe tenersi in ogni caso a gennaio a Berlino”.

Seibert ha citato i quattro meeting di lavoro, che si sono già tenuti, e le consultazioni con diversi Stati, fra cui l’Italia.

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