Leonardo da Vinci e lo strumento innovativo ritrovato: “Fa cose incredibili, Leonardo era un meccanico della musica”

Leonardo da Vinci era un poliedrico ed un genio unico: ora arriva un nuovo strumento che permette di fare cose incredibili. Ecco quale

da vinci
Leonardo Da Vinci

Un suono dolce e melodico riempie la Palazzina Liberty nel cuore di Milano: a “provocare il suono” è il grande organo continuo di Leonardo da Vinci, un complesso strumento musicale portato avanti da un particolare meccanismo a pedali che consente al musicista di muovere i mantici per sospingere l’aria nelle canne in modo continuativo e  senza il bisogno di spostare le mani dalla tastiera.

Il nuovo strumento del maestro

A ricostruirlo, partendo dai disegni del foglio 76r del Codice Madrid II, sono stati gli esperti del Centro studi Leonardo 3, che aggiungono in questo modo un nuovo arrivo alla collezione di strumenti musicali leonardeschi più completa al mondo, presentata al museo in piazza della Scala.

“Tra le decine di strumenti musicali progettati da Leonardo, il grande organo continuo è forse quello dal funzionamento migliore”.

Afferma Edoardo Zanon, co-fondatore e co-direttore scientifico di Leonardo3. Per intonare alcuni brani musicali, tocca a Saverio Tamburini, talentuoso organaro di Crema che ha lavorato alla “ristrutturazione” grazie all’esperienza secolare della sua famiglia:

“Questo strumento non ha bisogno di fonti energetiche esterne: basta la forza delle gambe e suonarlo non è neppure faticoso”

Confida subito dopo l’esibizione.

Anche l’assessore alla cultura ascolta Leonardo Da Vinci

Ad ascoltare le note dell’organo c’è persino l’assessore alla cultura Filippo Del Corno, musicista rientrato in politica, che rimembra come:

“Anche la musica ha unito Leonardo alla città di Milano, perché nella sua lettera di presentazione a Ludovico il Moro segnalava pure la sua competenza musicale”.

Maestro cerimoniere delle feste di corte, Leonardo aveva forse edificato l’organo proprio per questi eventi, tentando la soluzione del doppio mantice :

“per risolvere il problema della fame d’aria che caratterizza gli organi quando aumentano di dimensioni”

Racconta Zanon.

Leonardo non si ferma alla descrizione del Vasari

“Spesso siamo soliti ricordare Leonardo come musicista, riferendoci a quello che di lui ha scritto il Vasari, ma forse l’aspetto più importante è proprio la sua attività di ‘meccanico’ della musica, sempre alla ricerca di nuove soluzioni tecnologiche”.

Insomma, proprio un bel progetto.

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