Legge di Bilancio, poco attenta all’ambiente? I dati e i sussidi

La legge di bilancio è stata varata ma secondo ASVIS l’attenzione all’ambiente non è ancor sufficiente, data la presenza di sussidi ai combustibili fossili.


La legge di bilancio ha una maggior attenzione all’ambiente ma secondo gli attivisti la legge di Bilancio 2020 ha ancora delle carenze pesanti. Le misure maggiormente criticate sono quelle che prevedono incentivi per i combustibili fossili. Si vede di buon occhio il Green New Deal italiano, ma non ci sono previsioni per la protezione degli ecosistemi di acqua dolce che sono vittima dei cambiamenti climatici e tutela della biodiversità marina. A darci questa lettura è il Rapporto ASviS.

I risultati dell’analisi

L’ASviS è stata esaminata comma per comma da ben 600 esperti. Si nota la maggior attenzione per poter arrivare a rispettare gli obiettivi del 2030. I target sono 169 e 17 sono gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

“Notiamo maggiore sensibilità e impegno del Governo verso uno sviluppo che sia sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale, ma occorre accelerare le azioni sui target, evitando ritardi e colmando le carenze che ancora sussistono.”

Ovviamente è difficile far accettare drastici cambiamenti, ma si dovrebbero eliminare totalmente i sussidi concessi ad attività non sostenibili, cosa che si dovrebbe fare anche in maniera graduale ed essere messa in cantiere.

Si chiede maggior sostegno all’agricoltura sostenibile, con provvedimenti strutturali e non piccoli accenni. Inoltre, si dovrebbero tutelare le acque dolci, bene primario per la nostra sopravvivenza:

“la fragilità degli ecosistemi di acqua dolce, specie in presenza di cambiamenti climatici”.

Non sono considerati incisivi i provvedimenti sulla decarbonizzazione e l’economia circolare. I 19 miliardi che attualmente sono indirizzati ad incentivi non eco friendly, potrebbero essere indirizzati alla transizione energetica.

Interessanti anche gli impegni per le fonti rinnovabili e i provvedimenti sul settore trasporti. Del tutto insufficienti invece  le misure messe in campo per l’occupazione sostenibile. ASviS inoltre spinge alla riduzione sul credito d’imposta per spingere l’innovazione e industrializzazione equa, transizione ecologica, innovazione 4.0. Infine, le azioni intraprese per il clima, tutela della biodiversità marina e terrestre sono scarse.

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