Lecco, Onlus e cooperativa accusate di intascare i soldi destinati ai migranti

Secondo la Procura di Lecco le associazioni avrebbero usato per fini personali i 900mila euro erogati per l’assistenza dei migranti.

Lecco migranti
Sono 6 gli uomini finiti sotto indagini per truffa ai danni dello Stato (Foto di Malpensa24).

Sarebbero sei le persone appartenenti al ramo amministrativo di una onlus e di una cooperativa accusate della truffa ai danni dello stato di 900mila euro. Come rivelato dalla Procura di Lecco a diverse testate locali, l’ipotesi più accreditata è che i soldi destinati ai migranti sarebbero finiti nelle tasche degli uomini incaricati di accoglierli.

I soldi sarebbero stati usati per uso personale dagli indagati

Parlando di numeri, sembra che solo 5 euro, a fronte dei 35 previsti per accudire ogni migrante, sarebbero stati utilizzati per i diretti interessati.
Gli altri soldi, secondo le prime ipotesi, sarebbero stati spesi per diverse attività come: soggiorni località turistiche di lusso, auto costose e prelievi di grosse cifre di denaro fatti da ciascun socio, tutte riportate nel libro contabile delle società.

Sarebbero numerose le società presiedute dagli indagati

Le persone denunciate dalla Guardia di Finanza sarebbero 6, 5 di Lecco ed un torinese. Quest’ultimi erano infatti gli amministratori delle due società coinvolte nella truffa, la onlus “La Croce del Sud” e la cooperativa “I Girasoli“. Proprio da quest’ultima è nato il nome dell’operazione, ribattezzata “Sunflowers”.

Non solo queste due però, gli uomini gestirebbero altre località di accoglienza a Lecco e non solo. Tra le località in cui sono presenti le cooperative ci sarebbero: Malgrate, Galbiate, Rogeno, Castello Brianza, La Valletta Brianza e Merate. I soldi sotto inchiesta sarebbero stati erogati dalla prefettura tra il 2015 ed il 2018.

Ad aggiungersi a quest’ultimi, ci sarebbe stata una nuova transazione da 200mila euro, la quale però è stata bloccata a causa dell’indagine in corso. A far venire a galla la truffa i numerosi soldi spesi dai 6 amministratori, oltre ad alcune documentazioni e dichiarazioni false effettuate proprio dalle associazioni coinvolte.
Infine, la Guardia di Finanza ha confiscato tutti i beni e le proprietà delle persone coinvolte nella truffa che ha sconvolto Lecco.

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