Lago d’Iseo, una montagna di rifiuti sul fondale: indagano i Carabinieri

Si sono rinvenuti nel lago d’Iseo moltissimi rifiuti, a scoprirli sono stati i carabinieri subacquei

Lago d’Iseo
Lago d’Iseo

Si parla di una montagna di rifiuti di gomma alta ben 40 metri nel lago d’Iseo. I resti industriali di lavorazione della gomma, sono stati rinvenuti lunedì di fronte al Corno di Tavernola, nella Bergamasca. I Carabinieri hanno inoltre individuato un cimitero di auto nella zona di Castro. Le carcasse giacevano da molto tempo nel Sebino e nello scorso mese, all’interno di una è stato trovato il cadavere di un uomo.

Il pericolo per l’ambiente

L’ARPA deve analizzare e studiare il materiale ritrovato, per poter capire che i rifiuti rinvenuti a Corno di Tavernola possono essere pericolosi e quindi rimossi. La montagna di gomma rinvenuta è alata 40 metri e largo 10, che con ogni probabilità dovrà essere rimossa. L’ARPA studierà come bonificare insieme ai Carabinieri. Questa discarica abusiva è nata dai resti di lavorazioni della gomma, rifiuti buttati da un’azienda. La discarica subacquea si trova incastrato tra due speroni al largo di Tavernola.

Il vertice in prefettura

Durante un vertice in prefettura il comandante provinciale dei Carabinieri di Bergamo Paolo Storoni aveva dato annuncio dell’ispezione effettuata. Quest’ispezione si è resa necessaria per poter censire e vagliare i rifiuti che inquinano il lago e nel caso recuperare. Il recupero si renderà necessario nel caso in cui questo materiale sia realmente pericoloso per la salute, possano rendere l’ambiente insicuro. Una volta stabilita la necessità o meno, verranno rimossi o lasciati dove si trovano. Si tratta sicuramente di un’operazione complessa e decisamente costosa.

Come se non bastassero i rifiuti di gomma, le carcasse delle auto sono stati rinvenuti anche moltissimi residuati bellici. Si tratta di proietti glieli d’artiglieria, che con ogni probabilità verranno rimossi, dato il pericolo che rappresentano. Il lavoro d’ispezione dei fondali dell’intero lago d’Iseo continuerà, per capire se si tratta di situazioni isolate.

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