Lady Diana, 45 minuti di agonia prima di morire: le rivelazioni scioccanti e inedite del medico legale

Il medico legale ha rilasciato una intervista inedita a Oggi, rivelando alcuni dettagli che sino ad oggi non erano ancora emersi sulla morte di Lady Diana.

Lady Diana, 45 minuti di agonia prima di morire: le rivelazioni scioccanti e inedite del medico legale

Prima di morire Lady Diana ha sofferto e si sarebbe potuta salvare: le parole inedite del medico legale al settimanale Oggi.

L’intervista inedita del medico legale a Oggi

Sul settimanale Oggi in esclusiva, Richard Sheperd – patologo di fama mondiale incaricato anche per le indagini sulla morte della Principessa – ha rilasciato una intervista dove racconta alcuni dettagli inediti di quel tragico schianto:

“È deceduta perché non si sono accorti della sua ferita”

Il settimanale pone delle domande mirate al patologo di fama internazionale, al fine di capire cosa possa essere accaduto quella notte e se si sarebbe potuta salvare o meno.

Sheperd ha indagato sulla morte e su tutte le teorie che sono state fatte in questi lunghi anni:

“tutti i più famosi avvenimenti di morte sono circondati da simili teorie di complotto, anche in netto contrasto con la documentazione”

Intorno a questo tragico incidente ci sono stati molti complotti, teorie anche perché sembrava impossibile che proprio lei potesse morire in quel modo.

Per scoprire la causa certa della morte:

“Bisogna fare nuova ricerche, chiedere delle informazioni più approfondite. Nel sangue dell’autista c’era una incredibile quantità di monossido di carbonio e questo ha creato nuovi misteri”

Una intervista che regala dettagli inediti e punti ancora da capire. Sulla morte della Principessa, il patologo ha affermato che nel protocollo nessuno dei soccorritori l’abbia riconosciuta e che fosse incastrata dietro il sedile del bodyguard. Questo ha portato i soccorritori stessi a pensare a lui che presentava molte più ferite:

“nessuno poteva sapere che diana avesse un piccolissimo strappo, nascosto ma molto profondo, nella vena polmonare”

Questo è il motivo per la quale il bodyguard sia stato portato in ospedale prima di lei:

“lei deve aver sofferto terribilmente per circa 45 minuti pienamente cosciente. un lungo combattimento con la morte”

Secondo il patogolo Diana potrebbe essere ancora viva se, invece del bodyguard, avessero portato subito lei in ospedale.

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