Sostenibilità, italiani più sensibili alla tematica ecologica: diligenti contro lo spreco alimentare

Come la pandemia ha cambiato le abitudini nel Paese: analisi, sensibilizzazione e prospettive ecologiche per la Giornata nazionale contro lo spreco.

Indagine sugli sprechi
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Gli italiani sono stati messi sotto la lente d’ingrandimento anti-spreco: ne vengono fuori pregi e difetti.

La spazzatura del Bel Paese

La Giornata nazionale contro gli sprechi, alla sua ottava edizione (faceva i suoi esordi nel 2014)quest’anno presenterà il primo rapporto riguardante la produzione di rifiuti in Italia realizzato dal Waste Watcher International Observotory.

Qualche dato è stato già diffuso ed evidenzia come gli effetti della crisi pandemica siano visibili nella nostra pattumiera.

Complessivamente la ricerca ritrae il popolo nostrano più sensibile alla tematica ecologica.

Emerge, per esempio, che il 94% degli italiani rispetta la raccolta differenziata, mentre il 98% si impegna nella riduzione degli imballaggi evitando gli articoli usa e getta, oggetti temporanei ma rifiuti duraturi sul pianeta.

Vi sono anche prevedibilissimi risultati, come la diminuzione del traffico aereo e degli spostamenti in automobile con strade scorrevoli, se non vuote.

L’altro lato della medaglia, meno lusinghiero, portato dallo stravolgimento pandemico, è un aumento dei rifiuti. Nella pattumiera ci sono tante mascherine e poi gli involucri voluminosi dello shopping a domicilio di qualsiasi cosa, dall’elettrodomestico alla cena.

La giornata nazionale contro lo spreco

Altri dati e analisi e proiezioni del futuro riguardo lo stile di vita della Nazione saranno presentate venerdì. Lo sguardo è dritto al 2030 e ai 17 obiettivi che l’ONU ha indicato come essenziali per rendere il mondo vivibile. Tra cui modelli di consumo e produzione sostenibili, porre fine alla fame, la promozione del benessere di tutti a tutte le età.

Tra le tematiche sullo spreco particolare rilevanza verrà data agli scarti alimentari. E non può essere altrimenti dal momento che rappresenta un’ampia fetta della produzione totale dei rifiuti. Solo in Unione Europea sono circa il 50%.

A illustrare la condizione attuale saranno Andrea Segrè, curatore scientifico dell’iniziativa, Maurizio Martina e Vincenzo Lomonaco, rispettivamente vicedirettore generale della FAO e ambasciatrice della Rappresentanza permanente d’Italia delle Nazioni Unite a Roma

Parteciperanno anche Neri Marcorè, Veronica Pivetti, Giobbe Covatta e lo chef stellato Moreno Cedroni famosi sostenitori di un approccio rispettoso alla nostra casa, il mondo, ai nostri compagni di viaggio e alle generazioni future.

 

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