Ischia, investe la madre dell’ex fidanzata rea di averlo lasciato

Nel contesto dell’isola ischitana si svolgono le vessazioni perpetrate da un giovane uomo a discapito della fidanzata. Dopo anni la donna si sottrae all’amante-aguzzino. Ma per poco, perché l’ex è disposto a tutto pur di far valere la sua forza.

Ischia, investe la madre dell'ex per ripicca

Arriva nelle mani degli inquirenti e nelle pagine di cronaca un’altra vicenda di possesso, d’incapacità ad accettare le scelte altrui, seguita da una reazione tanto capricciosa quanto violenta.

Una storia di vessazioni

All’inizio i protagonisti di una storia, che sembrava d’amore, erano due giovani: una ragazzo di 22 anni di Casamicciola Terme e una ragazza.

Ma presto il giovane mostrò di essere assillato dal fantasma della gelosia.

Sottopose “l’amata” a regole estenuanti: dal controllo del cellulare, al divieto di uscire di casa e infine all’interruzione delle conversazioni con gli amici.

La donna, stremata da vessazioni e privazioni, ha deciso di porre fine al rapporto malato.

La ripicca

Ma, come purtroppo avviene in alcuni casi, non è facile sfuggire a una mente affilata dall‘odio e mascherata di dichiarazioni d’amore.

Così, nella vicenda è stato tirato in ballo un altro personaggio, una seconda vittima: la madre della ragazza.

Infatti, qualche giorno fa, mentre la signora passeggiava nel centro di Forio è stata investita dal 22enne a bordo della sua vettura. Le lesioni riportate sono guaribili in 10 giorni.

Doveva essere un monito, una ripicca e insieme una minaccia per la giovane che, dapprima ingabbiata nelle brame di dominio del carnefice, ha osato poi liberarsene.

Proprio come un sgarro dovuto il ragazzo ha spiegato il movente ai carabinieri del posto, dove l’ex fidanzata si era recata subito dopo la sciagura per denunciarlo.

Gli inquirenti hanno ricostruito le modalità, psicologiche e fidiche, di una tortura che si protraeva da molto tempo.

L’uomo è accusato di atti persecutori, lesioni e minacce aggravate e continuate. Adesso è agli arresti domiciliari.

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