Il Pontefice riceve la bambina ferita a Napoli: il commovente incontro tra Noemi e Papa Francesco

La bambina era stata colpita da un proiettile durante una sparatoria in piazza Nazionale a Napoli, il 3 maggio del 2019.

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Il colpo di pistola la raggiunse alla colonna vertebrale. La piccola, rimasta in bilico tra la vita e la morte per diverse settimane, riporterà danni permanenti.

L’agguato in piazza Nazionale

Era il pomeriggio del 3 maggio del 2019 quando la piccola Noemi, 4 anni appena, rimase gravemente ferita durante una sparatoria in piazza Nazionale, a Napoli.

La bambina era in compagnia della nonna e della mamma quando Armando Del Re, 29 anni, esplose diversi colpi di pistola, per colpire il boss mafioso Salvatore Nurcaro.

Uno di quei proiettili colpì la bambina alla schiena e per lei iniziò un’odissea che non si è ancora conclusa. Ricoverata all’ospedale Santobono, la piccola è rimasta in bilico tra la vita e la morte per diverse settimane.

Dopo il risveglio, è iniziata per Noemi una lunga trafila di medici, interventi e controlli in ospedale che andranno avanti per molto tempo.

Colpita da un’invalidità permanente: i genitori chiedono giustizia

Qualche mese fa, Tania Esposito, mamma della piccola Noemi aveva pubblicato un video sulla sua bacheca Facebook. In quelle immagini si vedeva la bambina fare i primi passi, mentre due medici la aiutavano a reggersi in piedi.

La bambina, come racconta la mamma, ha un’invalidità permanente, perché quel proiettile le ha preso in pieno la colonna vertebrale e Noemi dovrà sottoporsi a continui interventi e controlli per cercare di riappropriarsi di quella “normalità” che da quel giorno di maggio è, inevitabilmente, cambiata.

“Noemi è sopravvissuta ad una fine certa come tutte le vittime innocenti che la camorra lascia così a terra per “sbaglio”

ha scritto la mamma, che, insieme al papà, ha chiesto che l’uomo che ha sparato alla bambina ed il suo complice scontino gli anni di galera che meritano.

“Oggi convive con un’invalidità permanente che non è riuscita più a recuperare, sottoposta a continui controlli medici per monitorare il suo stato di salute, sarà sottoposta a ulteriori interventi chirurgici durante la crescita per sopperire le lesioni che si sono determinate un infanzia segnata per sempre”

si legge nel post della donna.

Per il ferimento di Noemi i 7 colpi sarebbero stati esplosi da Armando Del Re.

La sentenza del processo di primo grado ha condannato Armando a 18 anni ed il fratello Antonio, che lo aveva aiutato ad organizzare tutto, a 14 anni.

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L’incontro con Papa Francesco

La scorsa domenica la piccola Noemi ed i suoi genitori hanno avuto il privilegio di incontrare Papa Francesco.

A raccontare la grande emozione di quel giorno la mamma della bambina, che ha scritto un lungo post sulla sua pagina Facebook.

“Un sogno diventato realtà, poter conoscere Papa Francesco e ricevere la benedizione per la nostra piccola Noemi. Custodiremo per sempre nel cuore le vostre parole”

ha scritto in un altro post Tania Esposito.

La bambina è stata ricevuta dal Santo Padre in Vaticano, accompagnata dal Vescovo di Napoli, Don Mimmo Battaglia.

Il 15 maggio scorso, in piazza Nazionale, luogo in cui la piccola era rimasta ferita, è stato inaugurato un murales a lei dedicato.

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