Le foreste pluviali della Bolivia bruciano, in arrivo il Supertanker dagli Stati Uniti. Mezzo milione di ettari in fiamme

Anche le foreste pluviali della Bolivia bruciano. Si tratta di roghi per lo più dolosi, appiccati per far spazio alle colture, spinti anche da norme che lo consentivano. Il paese andino corre ai ripari.

Incendio nelle foreste pluviali della Bolivia

Sentiamo sempre più parlare dei vari disastri che colpiscono il Brasile di Bolsonaro ma moltissimi, sono gli stati del latino America che hanno dei problemi con gl’incendi boschivi. Le foreste pluviali della Bolivia bruciano ed il governo cerca una soluzione.

Ricerca di una soluzione:

Il presidente della Bolivia, Evo Morales, corre ai ripari, pensando a creare un gabinetto d’emergenza nazionale, sperando di risolvere un problema che ha n parte generato con le sue politiche a favore dei coltivatori di coca ed agricoltori in genere.

Il governo Boliviano ha aperto trattative col Brasile, allo scopo di servirsi di una base sul confine. Corumba infatti, sarebbe un sito ideale per poter far partire un Boeing 747 Tancker, per aiutare a spegnere gl’incendi che si trovano nella regione di Santa Cruz. Secondo le fonti le fiamme hanno già distrutto 470.000 ettari di foreste.

Deforestazione, non solo a causa d’incendi. Il disastro ignorato del Tipnis:

Come ben sappiamo la deforestazione ha avuto dei picchi allarmanti dall’inizio dell’anno, ma la Bolivia è una nazione spesso ignorata dalle cronache. Spesso viene ricordata per la legge della Madre Terra, che dava lo status persona fisica all’ambiente, siamo giunti alla distruzione del parco naturale Indio del Tipnis per costruire una strada.

Il Territorio indigeno dal Parco Nazionale di Sécure meglio noto come Tipnis, è al confine col Brasile. Ci sono animali in via d’estinzione, specie di piante molto rare e alcuni studiosi parlano dell’esistenza di animali e piante ancora non catalogate. In questo paradiso, si desidera costruire una strada che deve collegare la regione del Chapare con il confine brasiliano. L’interesse è quello di permettere i commerci, rendendoli più comodi, in reatà è bebe ricordare che il Chapare è una è una delle più grosse zone di piantagione della coca e produzione attraverso un complesso procedimento chimico, di cocaina. Le foglie di coca da sole, non hanno un effetto stupefacente, anzi, se assunte in modica quantità hanno molti effetti benefici.

Si sta deforestando, anche servendosi del fuoco, per favorire queste coltivazioni, allevamenti e altre piantagioni. Dove ci porterà questa distruzione?

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