Impianti da sci aperti solo per chi soggiorna in hotel: l’ipotesi delle Regioni Alpine

Impianti di sci aperti per chi dorme in hotel. La proposta per evitare il tracollo del settore durante il prossimo inverno.

impianti sci

Le Regioni che hanno avanzato la proposta degli impianti da sci aperti sono: le province autonome di Trento e Bolzano, Veneto, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia.

La proposta delle Regioni Alpine

Impianti per lo sci aperti solo a chi dorme in hotel, questa in breve, la proposta delle Regioni Alpine per evitare il tracollo finanziario del settore turistico legato alla neve.

Le Regioni che hanno avanzato la proposta degli impianti da sci aperti sono: le province autonome di Trento e Bolzano, Veneto, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia.

Gli impianti potrebbero essere aperti anche per chi possiede seconde case e potrebbe recarvisi, in occasione delle festività natalizie. Non solo chi dorme in hotel ma anche chi affitta casa potrebbe approfittare degli impianti aperti.

L’obiettivo è quello di evitare gli assembramenti

Come si legge nella nota realizzata dagli Assessori delle Regioni Alpine, condivisa da Ansa:

“Concedere lo skipass a chi ha pernottato in una struttura ricettiva e a chi possiede o prende in affitto una seconda casa consente di controllare al meglio l’afflusso all’impianto sciistico. Il pendolarismo può infatti essere un problema in certe giornate”

La stagione sciistica potrebbe, in questo modo, avviarsi in modo graduale. Ogni giorno, ciascun impianto, potrebbe conoscere, in modo certo, il numero di ospiti che scierà. Infatti, soltanto gli ospiti di hotel e strutture ricettive potrà acquistare lo skipass. Requisito indispensabile per permettere la riuscita di questa proposta sarebbe, ovviamente, consentire la mobilità tra tutte le regioni italiane.

Anche la regione Abruzzo, con l’Assessore Regionale al turismo Daniele D’Amario, appoggia la proposta delle Regioni Alpine. La Regione, inoltre, ha annunciato la prossima erogazione di 3 milioni di euro di ristori al settore turistico.

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