Immigrazione, Di Maio e Lamorgese diretti in Tunisia per incontrare il premier

I ministri italiani incontreranno il premier della Tunisia Michichi per fermare l’immigrazione e facilitare il ritorno in patria dei migranti.

Immigrazione TunisiaAnche durante la pandemia da Covid-19, come abbiamo letto nelle scorse settimane, l’arrivo di nuovi migranti in Italia non è cessato. Per questo motivo il ministro degli esteri, Luigi Di Maio e la ministra degli interni, Luciana Lamorgese, accompagnati da due commissari dell’unione europea, sono volati in Tunisia per incontrare il premier e discutere sul tema dell’immigrazione.

I due ministri discuteranno con il premier tunisino, Hichem Michichi e con il loro presidente della Repubblica, Kais Saied. Per quanto riguarda la Tunisia, il loro problema più grande riguarda l’instabilità politica.

La Tunisia si mostra ancora debole sul piano economico

Nonostante il successo della rivoluzione dei Gelsomini del 2011, la quale ha messo in fuga l’ultimo dittatore della nazione, le difficoltà per creare un governo stabile sono ancora molteplici. Una su tutte la democrazia ancora troppo debole in termini economici.

Come detto, ad accompagnare i ministri italiani con l’obiettivo di fermare le migrazioni ci saranno due commissari: Oliver Varhelyi, commissario ungherese titolare della gestione di buona parte dei fondi che vanno al governo africano e Ylva Johansson la quale si occupa specificatamente delle migrazioni.

Quest’ultime non sono un problema solo per l’Italia ma anche per la stessa Tunisia. Infatti, la migrazione di molti giovani ha portato non poche difficoltà economiche alla nazione.

Inoltre con il blocco del turismo la Tunisia ha perso la sua principale fonte di guadagni. Di conseguenza la delegazione giunta a Tunisi non parlerà di sola migrazione ma si cercherà un modo per far collaborare le due nazioni.

I migranti arrivati in Italia via mare nel 2020 sono quasi 15mila

Per quanto riguarda i migranti, gli arrivi via mare in questi 8 mesi di 2020 sono stati quasi 15mila, il quadruplo rispetto ai 6.500 dello scorso anno, con gli sbarchi dalla Tunisia a far pendere l’ago della bilancia.

Nonostante questo è stato da poco riattivato l’accordo sui rimpatri con Tunisi, il quale stabilisce il ritorno di 80 migranti alla settimana, anche se l’Italia sembra voler chiedere a breve un aumento dei rimpatri previsti.

 

Impostazioni privacy